Bot, Cct, Btp: il rialzo costa 2,5 miliardi

ROMA – Gli attacchi dei mercati all'Italia e l'aumento di un quarto di punto all'1,5% dei tassi Bce comporteranno un sovraccarico per il bilancio pubblico di 2,462 miliardi di euro annui. Lo affermano Adusbef e Federconsumatori, in un comunicato, sottolineando tuttavia che a pesare di piu' sui conti italiani non e' la speculazione sui titoli di Stato ma bensi' il rialzo dei tassi deciso dall'Eurotower. Infatti, spiegano le due associazioni ''le turbolenze finanziarie e gli attacchi speculativi ai titoli di Stato italiani avranno limitate ripercussioni sulle casse dello Stato, a causa dell'allungamento della vita media del debito pubblico ed alla sostituzione dei titoli indicizzati (Cct) con titoli a reddito fisso (Btp)''.

A fine giugno 2011, dicono le due associazioni a tutela dei consumatori, ''il monte titoli di stato in circolazione ammontava a 1.582,700 miliardi di euro. Di questi, circa 1.156 miliardi di euro sono costituiti da BTP, quindi da titoli a tasso fisso. E' evidente che, quanto sta accadendo in questi giorni alla remunerazione dei titoli di Stato di nuova emissione, non puo' influire sui BTP in circolazione. Ci sara', invece, ripercussione sul rendimento dei CCT (tasso variabile) in essere, pari a 153,554 miliardi di euro, con un costo a regime, un aggravio per le casse dello Stato di 2,462 miliardi di euro l'anno''.

Nel dettaglio, in seguito alle ultime due emissioni, 7,5 miliardi di Bot ad un tasso del 3,6% e 5 miliardi di Btp con uno spread di 291 punti base, le conseguenze di maggiori esborsi, a parita' di altre condizioni, spiegano Adusbef e Federconsumatori, saranno le seguenti:

1) per i Cct, ancorati al rendimento dei Bot emessi 6 mesi prima, fra sei mesi ci sara' un aumento dei tassi pari all'1,5%. Su 153,55 miliardi di euro di Cct in circolazione il maggiore esborso sara' di 2,3 miliardi l'anno.

2) per i 7,5 miliardi di Bot dell'ultima asta, pagheremo 112 milioni di euro in piu'. Per i 5 miliardi di Btp emessi oggi, si pagheranno 55 milioni di euro in piu' rispetto alle emissioni precedenti.

3) per il monte Btp emesso in precedenza la ripercussione sara' uguale a zero. Stando cosi' le cose, a regime, pagheremo 2,462 miliardi di euro l'anno.

Prudentemente, il debitore, ossia lo Stato, sottolineano le due associazioni, dalla meta' del decennio passato, sta riconvertendo il monte titoli per ricondurlo ad un tasso fisso: abbandona i Cct (tasso variabile) e incrementa i Btp (tasso fisso): in sei anni e mezzo, il monte Cct e' sceso del 40% mentre il monte Btp e' salito di quasi il 16%. Infine, Adusbef e Federconsumatori sollecitano la Consob a vietare le vendite allo scoperto su azioni e obbligazioni per contrastare gli attacchi speculativi.

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