I dati di Bpm: “Crediti in linea con la Banca d’Italia”

MILANO –  Il neo direttore generale di Banca Popolare di Milano Enzo Chiesa vanta i suoi dati in linea con Bankitalia: «La Banca d’Italia ci ha chiesto di avere una liquidità a un mese pari al 3% dell’attivo e una liquidità a tre mesi non negativa. Questi sono i dati al 9 giugno: la liquidità a un mese è di 3 miliardi, pari al 6% degli attivi, anche includendo il consolidamento di Bpm Vita che da settembre sarà deconsolidata; quella a tre mesi è positiva per oltre un miliardo. E sugli accantonamenti e rettifiche su crediti in sofferenza siamo già al 100% di quanto ci ha chiesto Bankitalia», spiega.

«Si tratta di dati riferiti al 30 giugno 2010, in questi mesi siamo tornati in linea con i parametri chiesti dalla Vigilanza», aggiunge.

Alla denuncia di Bankitalia di un’esposizione eccessiva nel settore immobiliare  Bpm risponde al Sole 24 Ore che «la differenza tra i nostri accantonamenti su partite anomale e quanto chiesto da Bankitalia è di 162 milioni. Si tratta di dati riferiti al 30 giugno 2010. E già allora, non del tutto corretti. In gran parte si tratta di impieghi al settore immobiliare, compresi crediti di piccolo importo i cui accantonamenti finiscono all’interno della posta contabile “rettifiche di valore generiche”. Al netto di questi, già a giugno 2010 per noi il dato effettivo era di 133 milioni».

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