X

Bpm, Ponzellini si difende: “La mia cena con Bossi? Mai votato Lega io”

di Alessandro Avico |2 Maggio 2011 13:01

ROMA – Il due volte presidente della Bpm e dell’Impregilo, Massimo Ponzellini, è stato attaccato all’assemblea della Popolare da un dipendente-socio, sulla presunta cena assieme ad Umberto Bossi. Il manager bolognese ha difeso senza imbarazzo quell’istantanea apparsa che lo ritraeva sorridente accanto al Senatur all’appuntamento leghista della “Cena degli ossi”, serata alla quale ha partecipato anche il ministro Giulio Tremonti, sottoscrittore degli omonimi bond che la Popolare ha emesso per rafforzare i requisiti patrimoniali prima che la Banca d’Italia imponesse una ricapitalizzazione da 1,2 miliardi.

Come riporta Paola Pica per Il Corriere della Sera, Ponzellini, un tempo vicino a Romano Prodi, si difende: “Non ho mai votato Lega e non credo che la voterò”. “Sfido a trovare in tutta la banca un finanziamento alla Lega”. Insomma “è diventato un delitto andare a cena con il ministro dell’Economia?”. “Le mie cene sono dovute non a motivi politici ma di amicizia con rappresentanti anche politici importanti”.

Rapporti nati in tempi non sospetti: “Mio padre era di Legnano d’Adda, mia madre di Sesto Calende. Sono cresciuto in questa parte d’Italia”. La Bpm “non ha mai avuto bisogno di rivolgersi ai libici, né ai poteri forti”. Certo, nella cooperativa c’è “tanto da fare” e se tra un anno le cose non saranno cambiate mandateci pure tutti a casa, “ma non toccate il nostro modello perché la forza con cui questa banca ha tenuto la politica fuori dalla porta è unica”.

Scelti per te