Bpm, Ponzellini: "Possibile trovare alleati con il nuovo duale"

MILANO – Massimo Ponzellini, presidente uscente della Bpm, ritiene che il nuovo sistema duale in corso di adozione ''rendera' possibile'' stringere nuove alleanze con altri istituti bancari. ''Credo che la concentrazione del sistema bancario italiano non sia ancora terminata. In generale, ritengo sia meno difficile associarsi ai propri simili'', ha detto in un'intervista al Corriere della Sera.

Parlando della lista promossa dagli Amici della Bpm, l'associazione dei soci-dipendenti, afferma che gli avrebbe fatto ''immenso piacere una lista con persone che avessero in maggior grado le caratteristiche richieste dalla Banca d'Italia''. Ponzellini esclude che l'associazione rappresenti un patto occulto (''i patti di sindacato azionario delle spa perseguono l'interesse capitalistico dei soci'' mentre gli Amici ''coltivano un'idea di banca cooperativa fatta dai dipendenti'') e che Andrea Bonomi, il loro alleato industriale, abbia beneficiato di informazioni rilevanti prima di fare i suoi acquisti (''gli Amici non sanno nemmeno tradurre insider trading'').

Quanto alla lista sostenuta dai sindacati nazionali della Fabi e della Fiba-Cisl, che candida Matteo Arpe alla guida della banca, ''posso dire che vi colgo nomi di qualita', meno riconoscibili nella geografia della banca''. Sulla sfida che si consumera' in assemblea ''da presidente resto neutrali. Pure Annunziata, candidato degli Amici, e' vicino a via Nazionale. Forse chi sta fuori dimentica che, alla fine, i voti bisogna prendereli''.

Ponzellini assicura comunque che il suo addio sara' a costo sero per la banca: per lui ''niente liquidazioni ne' premi''.

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