Btp Italia a zero tasse: l’idea del Tesoro per ingolosire i piccoli risparmiatori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2020 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA
Btp Italia a zero tasse: l'idea di Gualtieri e del Tesoro per ingolosire i piccoli risparmiatori

Btp Italia a zero tasse: l’idea del Tesoro per ingolosire i piccoli risparmiatori (nella foto Ansa, il Mef)

ROMA – Btp Italia in versione Coronavirus, Buoni del Tesoro destinati ai piccoli risparmiatori. I conti pubblici hanno bisogno di liquidità e questa sembra al momento la strada più percorribile. Soprattutto se ingolosissero gli investitori con un prodotto praticamente a zero tasse (o comunque con una tassazione molto bassa).

Ci sta pensando il ministero dell’Economia, lo aveva in parte anticipato il ministro Roberto Gualtieri, che, con terminologia da tecnico, aveva auspicato di “aumentare il coinvolgimento di investitori retail domestici”.

Perché proprio i piccoli risparmiatori? Perché si tratta di soggetti che investono soldi che hanno accumulato (e che presumibilmente non devono usare subito) e quindi possono portare a scadenza i buoni.

Inoltre si tratta di soggetti che non hanno grosse pretese di rendimento (parliamo di risparmiatori, appunto, e non di speculatori).

Ma cosa vuol dire Btp a zero tasse? Lo spiegano Vitaliano D’Angerio e Gianni Trovati sul Sole 24 Ore: “In discussione fra gli osservatori c’è un’altra ipotesi. Che possa essere il fisco a stupire ancora gli italiani. Il 12,5% pagato sui interessi e capital gain potrebbe essere limato o addirittura azzerato”.

Btp Italia, il precedente del 2012

Nel 2012 il governo Monti lanciò il BTp Italia, il primo titolo indicizzato all’inflazione italiana. D’Angerio e Trovati ne ricordano le caratteristiche: “di durata quadriennale con la possibilità dei risparmiatori di acquistarlo direttamente online. La vera novità del BTp Italia fu però il “premio fedeltà” pari al 4 per mille lordo sul valore nominale dell’investimento nel caso delle persone fisiche che acquistavano il titolo all’emissione e lo detenevano fino alla scadenza”. Sarà così anche oggi? (Fonte Il Sole 24 Ore)