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Camusso: “La riforma comincia a restringere la precarietà”

di Daniela Lauria |27 Marzo 2012 18:57

CAGLIARI – La riforma del mercato del lavoro per quel che riguarda i contratti di ingresso, per la prima volta dopo 15-18 anni, invece di allargare la precarieta' comincia a restringerla''. Lo ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, a Cagliari per la presentazione di un libro incentrato proprio sulla precarieta'.

''In questo senso la riforma – ha spiegato – ha uno straordinario valore positivo per il messaggio che da': l'idea che si reintroduce una distinzione tra lavoro dipendente e altre forme di lavoro autonomo, che era stata persa per coprire il parasubordinato''. Spazio anche all'autocritica.

''E' vero che il sindacato per molti anni ha sottovalutato come si stava espandendo il fenomeno del precariato considerandolo solo per alcuni settori – ha ammesso Camusso -. Non c'e' dubbio che ci siamo mossi dopo, anche se non e' tutto uguale: nel privato la contrattazione ha bisogno di recuperare, mentre nel pubblico impiego le battaglie abbiamo provato a farle, ma si continua a considerare il rapporto di lavoro come legiferato e non come contrattuale''.

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