Canone Rai in bolletta addio dal 2023, l’Italia dovrà far sparire la tassa dagli “oneri impropri”

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 10 Novembre 2021 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA
Canone Rai in bolletta

Canone Rai in bolletta addio dal 2023, l’Italia dovrà far sparire la tassa dagli “oneri impropri” (foto ANSA)

Addio al canone Rai in bolletta dal 2023. È quanto scrive ItaliaOggi, citando fonti della Commissione europea. La decisione sarebbe maturata dopo l’impegno preso dal governo Draghi con Bruxelles per tagliare dai conti energetici oneri definiti impropri. 

Addio al canone Rai in bolletta, si cambia dal 2023

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, Mario Draghi ha promesso all’Unione Europea la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”. L’imposta che finanzia la Rai sarà dunque presto tolta dai costi dell’elettricità attraverso la riforma relativa al mercato dell’energia e non mediante la legge annuale sulla concorrenza. 

“La decisione di esecuzione del Consiglio sul piano italiano di ripresa e resilienza comprende misure volte a garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’elettricità. Quindi, ad esempio, questo passa dalla rimozione dell’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non legati al settore elettrico. Tuttavia, questa rimozione fa parte degli obiettivi qualitativi (milestone) sulle misure relative all’energia, che sono diversi, in senso stretto, rispetto «alla Legge annuale sulla concorrenza 2021” si legge su ItaliaOggi, che cita un portavoce di Bruxelles.

Canone Rai in bolletta, legge firmata Renzi nel 2016

L’introduzione in bolletta del pagamento del Canone della Rai risale al Governo Renzi. Era il 2016. Attraverso la riforma è stato anche ridotto l’importo, passato da 113 a 90 euro all’anno. L’addebito dell’imposta attraverso le fatture emesse dalle società elettriche aveva centrato l’obiettivo. Nel primo anno di introduzione del canone in bolletta, a versarlo erano state il 41% delle famiglie in più.