La capacità predittiva dei flussi di capitale: se ne parla oggi in un incontro di studio al Circolo degli Affari Esteri
I nuovi e complessi paradigmi economici pongono inevitabili domande.
Vorranno rispondere i relatori che saranno oggi al circolo degli Affari Esteri a Roma per l’incontro dal titolo “La capacità predittiva dei flussi di capitale”.
In occasione della presentazione del libro di Bepi Pezzulli “Capitali coraggiosi“, un viaggio nella finanza privata dalle strade di San Francisco ai grattacieli di Wall Street.
Special Guest Paolo Savona, Presidente della Commissione nazionale per le società e la borsa, John Douglas Stewart, Esperto di analisi finanziaria e Sergio Vento, Ambasciatore Emerito, Consigliere diplomatico dei presidenti del consiglio Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi e Lamberto Dini.
Per aiutarci a capire l’argomento l’incontro, ci viene in aiuto il Think Tank Trinità dei Monti con un approfondimento
“I grandi flussi di capitale posseggono una forte valenza predittiva, spiegano dal Think Tank.
Dall’esame dell’allocazione degli investimenti internazionali, è infatti possibile anticipare gli eventi globali e prevedere gli effetti che si verificano nel breve e nel lungo termine dall’intersezione di finanza, tecnologia e geopolitica.
L’analisi dei flussi di capitale, pertanto, deve divenire una componente centrale nella valutazione delle dinamiche economiche globali e nella formulazione di politiche economiche.
Dall’allocazione degli investimenti internazionali, è dunque possibile capire non solo dove va il mondo, ma soprattutto perché.
Questa analisi permette di dare spiegazioni più complete alle questioni geopolitiche più pressanti e risposte più efficaci alle sfide globali. Ciò, di riflesso, consentedi formulare politiche di sviluppo economico più accurate e più efficienti e sviluppare una politica estera più in linea con gli interessi economici.
Oggi, le nuove tecnologie (big data, blockchain, intelligenza artificiale) consentono una migliore
lettura di questi fenomeni, ma al contempo li influenzano. Ma certamente offrono strumenti moderni e sofisticati per una migliore capacità di governo dell’economia.
Ad esempio: le valute digitali, nella loro doppia veste criptovalute private e pubbliche (Central Bank Digitial Currency), sono uno degli strumenti emergenti che più attrae l’interesse dei grandi investitori.
Si può quindi interpretare la vigilia di quanto preconizzato da Friedrich Von Hayek già nel 1976 in tema di competizione monetaria, che scrisse senza poter conoscere l’evoluzione delle potenzialità tecnologiche digitali che si sono oggi materializzate.
Le CBDC (Central Bank Digitial Currency) potrebbero quindi essere lo strumento di stabilizzazione dell’economia in un mondo multipolare, come asserito da Mark Carney già nel 2019.
A questa e alle altre complesse domande poste dai nuovi paradigmi economici risponderanno i relatori in questo incontro di studio, mescolando esperienze nel settore pubblico, nel settoreprivato, dal lato delle autorità di vigilanza e dal lato dei mercati.”
Friedrich A. von Hayek, in “The Denationalization of Money”, Institute of Economic Affairs, 1976.
“The four economic defects – inflation, instability, undisciplined government spending, economic nationalism – have a common origin and a common cure: the replacement of the government monopoly on money by competition in currency supplied by private issuers who will limit the quantity of their issue and thus maintain its value”.
“I quattro difetti economici – inflazione, instabilità, spesa pubblica indisciplinata, nazionalismo economico – hanno un’origine e una cura comuni: la sostituzione del monopolio governativo sulla moneta con la concorrenza della moneta fornita da emittenti privati che limiteranno la quantità della loro emissione e quindi ne manterranno il valore”.
Mark J. Carney, “The Growing Challenges for Monetary Policy in the current International Monetary and Financial System”, speech at theJackson Hole Symposium, 23 agosto 2019.
“…blithe acceptance of the status quo is misguided. Risks are building, and they are structural. As Rudi Dornbusch warned, “In economics, things take longer to happen than you think they will, and then they happen faster than you thought they could”. When change comes, it shouldn’t be to swap one currency hegemon for another. Any unipolar system is unsuited to a multi-polar world. We would do well to think through every opportunity, including those presented by new technologies, to create a more balanced and effective system”.
“…l’accettazione spensierata dello status quo è fuorviante. I rischi stanno aumentando e sono strutturali. Come ha avvertito Rudi Dornbusch, “In economia, le cose richiedono più tempo di quanto si pensi, e poi accadono più velocemente di quanto si possa pensare”. Quando arriva il cambiamento, non dovrebbe trattarsi di scambiare una valuta egemone con un’altra. Qualsiasi sistema unipolare non è adatto a un mondo multipolare. Faremmo bene a considerare ogni opportunità, comprese quelle offerte dalle nuove tecnologie, per creare un sistema più equilibrato ed efficace”.
Intervengono
Pierluigi Testa Presidente Think Tank Trinità dei Monti e Presidente di Alumni Economia Sapienza, Pierfrancesco Savona Italian International Economic Center,
Paolo Savona Presidente della Commissione nazionale per le società e la borsa, John Douglas Stewart, Esperto di analisi finanziariare, Sergio Vento Ambasciatore Emerito e Consigliere diplomatico, Bepi Pezzulli Avvocato d’affari, manager e giornalista economico.
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