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Carige: Consob sospende titolo in Borsa. Salta il consorzio di garanzia

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Carige: Consob sospende titolo in Borsa. Salta il consorzio di garanzia

ROMA – Carige: Consob sospende titolo in Borsa. Salta il consorzio di garanzia. Come successo con Mps lo scorso 23 dicembre Consob sospende dalle negoziazioni in borsa i titoli Carige, “in quanto l’attuale contesto informativo non garantisce la trasparenza, l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori, in ragione dell’incertezza in merito all’operazione di aumento di capitale e alle eventuali iniziative in corso da parte della Banca e delle competenti autorità per la vigilanza prudenziale”.

In Carige salta l’accordo con il consorzio di garanzia per l’aumento di capitale da 560 milioni, Malacalza Investimenti va allo strappo con Barclays, Deutsche Bank e Credit Suisse, il titolo viene sospeso in via cautelativa in Borsa e sulla vicenda interviene il governo, con il ministro dell’Economia in azione su Genova. Da quanto risulta, Pier Carlo Padoan ha avvertito i protagonisti spiegando loro che hanno tempo sino a domenica per ricomporre lo strappo perché il Paese non può permettersi che una banca come Carige vada in risoluzione. (Gilda Ferrari, La Stampa)

La delibera della Commissione prevede che la sospensione, temporanea, valga “fino a quando, anche in esito alle eventuali iniziative delle competenti autorità per la vigilanza prudenziale, non sarà ripristinato un corretto quadro informativo sui titoli emessi o garantiti da Banca Carige”, si legge nel provvedimento della Consob. L’authority ricorda di avere come compito quello di “vigilare sui mercati regolamentati al fine di assicurare la trasparenza, l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori adottando, in caso di necessità e urgenza e per le finalità indicate, i provvedimenti necessari”.

A spingere la Commissione a fermare le negoziazioni dei titoli Carige per la mancanza di informazioni chiare sulla situazione della banca ligure sono stati il comunicato di Carige di ieri con il quale l’istituto ha reso noto che “nonostante l’ottenimento dell’autorizzazione da parte delle Autorità di Vigilanza e i positivi riscontri ricevuti per l’acquisizione formale di manifestazioni di interesse e di specifici obblighi di garanzia da parte di nuovi investitori istituzionali, non si sono pienamente realizzate le condizioni per la costituzione del consorzio di garanzia ai fini dell’avvio dell’annunciato aumento di capitale da Euro 560 milioni”.

A complicare il quadro informativo anche il comunicato diffuso sempre ieri, 16 novembre, con il quale Carige ha fatto sapere che “al momento, gli impegni sottoscritti ricevuti dalla Banca ammontano all’11,75% del capitale sociale, oltre a quanto comunicato nel pomeriggio dalla Malacalza Investimenti Srl che ha dichiarato di ‘confermare ancora la propria attitudine di sostegno nell’interesse della Banca del territorio e dell’azionariato tutto'”.

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