Carte di credito, l’uso in Italia al di sotto della media europea

Carte di credito, l'uso in Italia al di sotto della media europea
Carte di credito (foto ANSA)

ROMA – Gli italiani continuano ad esser restii a utilizzare le carte di pagamento e per quanto il ricorso al contante sia leggermente diminuito negli ultimi anni, l’uso di monete e banconote per saldare i propri conti resta comunque ancora elevato.

Secondo quanto emerge dagli ultimi dati disponibili di Bankitalia, il nostro è uno dei paesi dove è meno diffuso l’utilizzo di carte di pagamento: rispetto a una media europea superiore a 100 transazioni pro-capite annue nel 2017 (117,4 nell’area dell’euro), in Italia ne vengono effettuate meno della metà (55,9. Salite tuttavia a 64,8 nel 2018). Meno di noi le usano solo i greci, con 49,3 operazioni con carta di pagamento nel 2017 e i tedeschi (54,9).

In particolare, nel 2018, in Italia erano in circolazione 28,3 milioni di carte di credito (contro 23,4 milioni di un anno prima) che hanno totalizzato oltre un miliardo di operazioni di pagamento per circa 80,3 miliardi di euro (65,8 miliardi nel 2017). Le carte di debito, in sostanza i bancomat, erano lo scorso anno 56,3 milioni (dai 54,1 del 2017) e sono state utilizzate per oltre un miliardo di prelevamenti di contanti per più di 200 miliardi di euro (sostanzialmente in linea con il 2017) e 2,1 miliardi di operazioni sui Pos, per un ammontare di appena 120 miliardi di euro. Sono invece diminuite le carte prepagate, da 28,3 a 27,5 milioni ma sono aumentate le operazioni di pagamento, da 584 milioni a 739 milioni per importi da 24,8 miliardi di euro a 29,7 miliardi.

Resta invece sempre consistente il ricorso al contante. Lo scorso anno sono state effettuate più di 1,3 miliardi di operazioni di approvvigionamento di soldi, sostanzialmente in linea con il numero registrato nel 2017. E per quanto riguarda gli importi prelevati, nel 2018 sono ammontati a circa 372 miliardi di euro, non molti meno dei 385 miliardi di un anno prima. 

Fonte: ANSA

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