Cartelle rottamate: aderisce 1,5 mln contribuenti. Poi la metà non paga

Cartelle rottamate esattoriali: aderisce 1,5 mln contribuenti. Poi la metà non paga
Cartelle rottamate: aderisce 1,5 mln contribuenti. Poi la metà non paga (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Cartelle rottamate, altrimenti detta Pace Fiscale, insomma un mezzo, quasi condono. Grande successo: ha aderito un milione e mezzo di contribuenti, per un totale di circa 13 milioni di cartelle da rottamare appunto, per un ammontare complessivo di debiti fiscali e contributivi non pagati allo Stato della bellezza di 38 miliardi.  Talmente un successo che il governo ha prorogato i termini per aderire: adesso si arriva al 31 luglio.

Grande successo, grande adesione. Tra i motivi della grande adesione di contribuenti di certo l’allungamento della rateazione possibile fino a ben cinque anni. Insomma si paga quel che non si è pagato al fisco, scontando, cancellando dalla cartella esattoriale le multe, gli interessi, le more. Quel che viene cancellato non è poco se è da tempo che non si paga, quel che non si paga più varia dal 20 al 40 per cento dell’importo originario della cartella. E quel che resta lo si paga rateizzato in cinque anni.

Grande successo, grande adesione, quindi grande gettito per le casse pubbliche, quindi qui il governo trova buona parte dei soldi che gli servono per non sballare a fine anno? No, non proprio. Il gettito da rottamazione/pace fiscale arriverà in cinque anni appunto e quindi a fine 2019 un quinto del gettito possibile. Ma un quinto di quanto?

Si parte da 38 miliardi che rottamati fanno 27 miliardi. Allora un quinto di 27 miliardi a fine anno, facciamo cinque? Non proprio, anzi proprio no. Il comportamento medio rilevato dei contribuenti italiani che aderiscono a rottamazione dice che la metà di loro aderisce come “mezzo dilatorio”. Cioè dice che pagherà con lo sconto e a rate ma lo fa solo per allungare il brodo fiscale sperando che evapori. Un contribuente su due che aderisce lo fa per prendere tempo e non paga, né con lo sconto né a rate.

Quindi i cinque miliardi a fine anno da Pace Fiscale diventano un paio di miliardi o giù di lì. Di 38 miliardi di tasse non pagate da 1,5 milione di italiani in anni e anni trascorsi se ne portano in cassa a fine anno un paio. Non molto di più di quanto non ne arrivi al fisco dalla fatturazione elettronica dell’Iva. Da qui 1,5 miliardi in più. Ma era facile: fatturazione elettronica vuol dire Iva pagata e non elusa ed evasa. Non a caso la fatturazione elettronica Iva ha suscitato non applausi e adesioni ma mugugni e barricate. Il contrario degli applausi alla rottamazione cartelle. I numeri dei relativi gettiti spiegano perché. 

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