ROMA – Se ristrutturi la tua casa o provvedi a investire in impianti energetici più efficienti e “puliti” il Governo ci metterà un bel po’ di soldi, aumentando i bonus/sconto e elevando i tetti di spesa su cui si applicano. Aumenti di assoluto rilievo che, attraverso detrazioni fiscali decennali, costituiscono un risparmio notevole. Il bonus sulle ristrutturazioni edilizie, secondo i piani “urgenti” del ministro Passera passerebbe dal 36% attuale al 50%, applicabile non più su una spesa massima di 48 mila euro, ma raddoppiata fino a 96 mila. Lo sconto energetico, che sarebbe dovuto scadere alla fine del 2012, verrebbe invece prorogato con diversi tetti di spesa massima a seconda che si tratti di un impianto di condizionamento (100 mila euro), infissi (60 mila euro), pannelli solari o fotovoltaici (60 mila euro) o caldaie a condensazione (30 mila euro).
Si tratta di novità importanti e che, in prospettiva, potranno avere un impatto sulla crescita di 350 milioni di investimenti aggiuntivi. I provvedimenti, se le intenzioni verranno realizzate, entreranno da subito nel decreto legge sullo sviluppo che il Governo si prepara a varare la prossima settimana.
In concreto. Fino a oggi, decidendo di ristrutturare casa, potevi contare su un aiuto dello Stato del 36% di sconto su una spesa massima di 48 mila euro. Tu potevi spenderne anche 100 mila per completare i lavori: fino a una buona metà (48 mila euro) si applicava il bonus del 36%, cioè 17.280 euro. Ogni anno, per dieci anni, a ogni dichiarazione dei redditi ti veniva restituita una somma di 1700 euro e rotti. Con il prossimo decreto sviluppo (manca ancora l’approvazione finale e sono in corso le discussioni tecniche al Tesoro sulle proposte delle Infrastrutture) lo sconto sarà quasi triplicato. Mettiamo che hai un budget per rifare casa nuova sempre di 100 mila euro. Il bonus del Governo adesso è del 50% e si applica a un massimo di spesa di 96 mila euro. Praticamente la metà dei lavori te la paga lo Stato: ogni anno, al saldo della dichiarazione dei redditi, per dieci anni, ti vengono restituiti 4.800 euro.
Buttare giù le pareti, avere i muratori per qualche mese dentro casa, è una inevitabile scocciatura necessaria alla cura e alla valorizzazione del proprio immobile. Dovendo fare i lavori, anche approfittando degli incentivi del Governo, può essere un’opportunità e un risparmio aggiuntivo, decidere di rinnovare nello stesso momento il proprio impianto energetico. Più pulito, più efficiente, meno caro, anche in considerazione degli aiuti per ammortizzarne il costo. Scegliendo un impianto di condizionamento lo Stato offre un bonus del 55% fino a un limite di spesa massimo di 100 mila euro: significano 5.500 euro ogni anno restituiti (anche a volerne spendere la metà, o un quarto, significa restituzioni per 2.750 euro all’anno nel primo caso, 1.375 euro l’anno nel secondo). Se decidi di rinnovare gli infissi, 55% di sconto su un massimo di spesa di 60 mila euro (3300 auro all’anno di rimborsi). Stesso bonus, stesso tetto di spesa, stesso rimborso per i pannelli solari. Per le caldaie a condensazione il bonus del 55% si applica su un tetto massimo di spesa di 30 mila euro (1650 euro l’anno di rimborsi per dieci anni).
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