Casa. Bonus energia al 55% fino a dicembre, ristrutturazioni forse

Casa. Bonus energia al 55% fino a dicembre, ristrutturazioni forse
Casa. Bonus energia al 55% fino a dicembre, ristrutturazioni forse

ROMA – Casa. Bonus energia al 55% fino a dicembre, ristrutturazioni forse. Ore frenetiche al ministero dell’Economia e sempre alle prese con il solito problema: reperire risorse che, in questo caso, servirebbero a coprire la proroga delle detrazioni per l’efficienza energetica e quelle per le ristrutturazioni edilizie, entrambe in scadenza il 30 giugno.

Il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato ha detto che sulla proroga almeno al 2013 c’è sintonia con il Tesoro e che il tema potrebbe essere portato già al Consiglio dei ministri di oggi. La scorsa settimana la commissione Ambiente della Camera aveva approvato all’unanimità una risoluzione  che  impegna il governo a prorogare tanto le detrazioni del 55% per i lavori di efficienza energetica, quanto quelle del 50% per le ristrutturazioni, allargandole al consolidamento antisismico.

Richiesta perorata ieri dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Sulle detrazioni per le ristrutturazioni, innalzate dal 36% al 50% fino a giugno, l’Economia ha detto che la proroga fino al 30 giugno 2014 costerebbe 7 milioni di euro per il 2014; se poi diventasse stabile, gli oneri ammonterebbero a 359 milioni per l’anno 2015, a 482 milioni nel 2016 e a 369 milioni per l’anno 2017.

Una semplice proroga fino a dicembre 2013 di entrambe le agevolazioni richiede circa 200 milioni che a via XX Settembre stanno ancora cercando; anche perché si è anche al lavoro per evitare l’aumento dell’Iva dall’ 1 luglio. Oggi il Consiglio dei ministri varerà un decreto che recepisce una direttiva Ue sull’efficienza energetica.

Se il ministro Fabrizio Saccomanni arriverà con le coperture, la norma, almeno per quanto riguarda il 55%, sarà inserita nel decreto. Altrimenti c’è la volontà di lavorare nei prossimi giorni per reperire i fondi in modo da presentare un emendamento nel corso dell’esame in Parlamento.

Anche perché su questa misura preme il Pd che ne ha fatto una bandiera del suo programma. Anche la vicecapogruppo alla Camera, Paola De Micheli, vicina al premier Letta, ha insistito su questo. Intanto dalla relazione tecnica al decreto sulla sospensione dell’Imu, risulta che il mancato gettito che rimarrà dunque nelle tasche dei contribuenti è di 4,8 miliardi (in particolare dall’Imu sulla prima casa arrivano 4.082,1 milioni). Resta da vedere se questa cifra stimolerà la domanda o se gli italiani se la terranno, per timore, in tasca.

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