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Casa: bonus mobili, ecobonus o bonus ristrutturazioni? Come fare per risparmiare

di admin |29 Ottobre 2013 16:31

Casa: bonus mobili, ecobonus o bonus ristrutturazioni? Come fare per risparmiare

ROMA – Guida ai bonus casabonus mobili, ecobonus o bonus ristrutturazioni? Ecco come fare per risparmiare grazie agli incentivi statali per rinnovare l’arredamento, gli elettrodomestici, i muri e le imposte di casa.

Innanzitutto il bonus per il risparmio energetico è di due tipi: del 50% per il normale risparmio energetico e del 65% per il risparmio energetico qualificato (ovvero più alto, secondo parametri fissati dal Dm del 26 gennaio 2010).

Esempio: sostituendo la vecchia caldaia con una nuova caldaia standard si può accedere al bonus del 50%. Mentre con una caldaia a condensazione di arriva al 65%.

Altri esempi:
—> Sostituire la porta di casa
—> Sistemare il tetto
—> Cambiare porte e finestre
—> Comprare un nuovo frigorifero
—> Installare pannelli solari.

Spiega Valeria Uva sul Sole 24 Ore:

“L’arrivo del bonus mobili a partire dal 6 giugno scorso – e ora per tutto il 2014 – ha scompigliato le carte: lo sconto per arredamenti ed elettrodomestici di classe almeno A+ può essere abbinato soltanto alle ristrutturazioni edilizie abilitate al 50 per cento. E, secondo le interpretazioni restrittive delle Entrate, neanche a tutte.

[…] Per acquisti “importanti” di mobili, come ad esempio l’arredamento di intere stanze, il 50% si rivela spesso la scelta più azzeccata. Questo però non è più così vero di fronte a ristrutturazioni edilizie comunque di peso, come nel caso del nostro esempio di rifacimento del tetto, in cui il 65% continua a “stravincere” anche di fronte all’acquisto di un’intera camera da letto.

Se, invece, si ha in programma semplicemente la sostituzione di un elettrodomestico risulta quasi sempre premiante la scelta di materiali e lavori abilitati al 65%. Poi ci sono le variabili non economiche. La detrazione Irpef (o Ires, l’unica per le imprese) del 65% è gravata da più oneri burocratici: come minimo occorre infatti inviare schede informative all’Enea (è il caso degli infissi o dei pannelli solari), più spesso poi è richiesto l’intervento di un tecnico abilitato per compilare l’attestato di prestazione energetica. D’altro canto, è ovvio, le maggiori spese in questo caso si ammortizzano nel tempo anche grazie ai minori consumi”.

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