Cassazione conferma: condanna a Consob per risparmiatori truffati

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Corte di Cassazione richiama la Consob – l’ente pubblico di garanzia di controllo e vigilanza sul mercato dei valori mobiliari e sulla raccolta finanziaria del risparmio – a tutelare in maniera più sostanziale, e non solo formale, i risparmiatori che si affidano alle società di intermediazione finanziaria. In particolare la Suprema corte ha confermato la condanna della Consob a risarcire un gruppo di risparmiatori truffati da una Società di intermediazione mobiliare (Sim) sulla quale l’autorità di controllo era intervenuta, troppo tardi, a sospenderne l’attività.

In particolare la Cassazione – con la sentenza 6681 della Terza sezione civile – ha respinto il ricorso con la quale la Consob contestava la condanna al risarcimento inflittale, nel 2007, dalla Corte d’appello di Roma ritenendo ”che non avesse operato con diligenza” nei confronti di un gruppo di risparmiatori che avevano perso tutti gli investimenti affidati a una sim dal luglio 1990 al maggio 1992.

Senza successo la Consob ha sostenuto, in Cassazione, di essere tenuta in base alle norme ad operare controlli formali e non sostanziali per quanto riguarda ”il controllo prodromico” dei prospetti di informazione al cliente. In proposito, la Cassazione ha risposto che l’ente di vigilanza sul mercato e sul risparmio deve svolgere una funzione di garanzie dei risparmiatori non solo in base alle leggi specifiche che ne regolamentano l’attivita’, ma anche al generale principio di buon senso di evitare che i risparmiatori siano danneggiati da attivita’ finanziarie solo apparentemente ‘trasparenti’.