Centro stile Fiat tra un futuro americano e un presente in cassa integrazione

TORINO – Paolo Griseri racconta su Repubblica le angosce del Centro stile Fiat in un articolo intitolato: “I modelli di lusso nasceranno a Detroit, i progettisti già preparano le valigie”.

L’articolo attacca così: “Un futuro a metà, in condominio. O, peggio, un futuro da succursale. Il Lingotto, ancora ieri, rassicurava che non ci sarà alcun trasloco del suo quartier generale. Ma il timore tra i colletti bianchi degli Enti Centrali è che oltreoceano si trasferisca almeno la progettazione dei modelli medio-alti della nuova Chrysler-Fiat”.

Proesegue Griseri: “Mirafiori, porta sette, ore 17: non sono molti coloro che sono disposti a rivelare pubblicamente il loro stato d’ animo: «Non sappiamo niente da un bel po’ di tempo. Facciamo tanta cassa integrazione, due settimane al mese, ma quando chiediamo il motivo, non ci dicono il perché». Eppure in questi uffici si trova il cuore della testa del gruppo, quell’ area chiamata «Engineering and design» che materialmente progetta le auto del futuro”.

Gestione cookie