Cgia: “Nel 2012 l'87% delle pensioni non avrà tagli”

VENEZIA – Nel 2012, con la rivalutazione automatica dell'Istat per tutte le pensioni fino a tre volte l'assegno minimo (pari a 1.405 euro lordi mensili), l'87,3% di tutte le pensioni erogate in Italia non subira' alcuna decurtazione. Lo segnala la Cgia di Mestre che sottolinea come questa misura consentira' un risparmio della spesa previdenziale pari a 2,31 miliardi di euro.

In termini micro, invece, i vantaggi economici saranno questi: un pensionato con un assegno mensile netto di 700 euro, si ritrovera', grazie alla completa indicizzazione al costo della vita, con 16 euro mensili in piu'. Con un assegno mensile di poco piu' di 1.000 euro netti, l'aumento sara' di 25 euro.

Le note dolenti riguarderanno coloro che hanno una pensione superiore ai 1.100 euro circa. Un pensionato con 1.157 euro netti, ad esempio, grazie alla mancata rivalutazione del costo della vita, perdera' 23 euro al mese. Con una pensione di 1.576 euro mensili netti, invece, il taglio sara' di 37 euro. La perdita salira' sino a 44 euro mensili, per un pensionato con un assegno mensile netto di 2.182 euro.

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