Cgia, la crisi non arresta i rincari: crescono la benzina, i trasporti, le autostrade e il gas

La crisi economica non ha frenato nell’ultimo triennio in Italia la corsa delle tariffe pubbliche, ben superiore al dato inflattivo degli ultimi 3 anni. L’allarme arriva dalla Cgia di Mestre, che ha calcolato l’incremento tra il 2008 e il novembre 2009 dei costi di alcuni dei principali servizi pubblici. La variazione più importante è quella dei pedaggi autostradali (+10,8%), seguiti dal costo del gas (+8,9%), dei trasporti ferroviari (+8,7%) e dei servizi postali (+7,3%). Tra le voci più significative, osservano gli artigiani mestrini, solo l’energia elettrica (-0,4%) e l’acqua potabile (-1,2%) hanno registrato variazioni negative.

Le tariffe di competenza delle regioni e degli enti locali hanno registrato un aumento del 7,4%, mentre quelle controllate dal governo centrale hanno segnato un +6,3%. “A dimostrazione – attacca l’associazione degli artigiani – che sia gli uni, sia gli altri, a fronte della grave situazione economica, hanno fatto cassa a spese dei cittadini e delle piccolissime imprese”.

Particolarmente vessate, queste ultime, poiché “i lavoratori autonomi, vale a dire gli artigiani e i piccoli commercianti” pagano le tariffe “due volte. Una come cittadini, in riferimento alle utenze relative alla propria abitazione, la seconda come gestori di piccoli negozi o botteghe artigiane”.

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