ROMA – Cgil. Camusso contro Landini: la lettera che chiede sanzioni al leader Fiom. Susanna Camusso ha raccolto la sfida del leader Fiom Maurizio Landini che aveva opposto il veto dei metalmeccanici contro l’accordo con Confindustria sulla rappresentanza sindacale sottoscritto anche dalla Cgil. Il Fatto Quotidiano ha pubblicato oggi (Cgil, Camusso chiede la scomunica di Landini: “Devono processarlo”) la lettera del segretario confederale Camusso al Collegio Statuario della Cgil per verificare la possibilità di sanzionare o punire il recalcitrante leader Fiom.
In base ai regolamenti interni di una organizzazione complessa come la Cgil, il diritto al dissenso è garantito insieme alla “salvaguardia della pari dignità delle opinioni a confronto prima della decisione”. Appunto, però, fino a che una decisione non sia presa: l’articolo 6, invece, nel pronunciare il principio della “unicità dell’organizzazione”, definisce i limiti imposti alle opinioni discordi:
Ne consegue – si legge nel testo del Collegio – che comportamenti difformi o assunti in violazione di detti valori rappresentano, una volta accertati, inadempienza statutaria”.
Cosa rischia Landini? I Comitati di garanzia interregionali e, nel caso di ricorso avverso, il Comitato di Garanzia nazionale sono investiti della titolarità di comminare sanzioni che possono andare dal “biasimo scritto” fino “all’espulsione” passando per la “sospensione della carica” da 3 a 12 mesi o per “la sospensione delle facoltà di iscritto”.
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