Chimica abolita, sparita l’industria: negli spot commerciali tutto è solo e sempre naturale

Chimica? E’ stata abolita, non c’è più. Nei prodotti alimentari, in quelli cosmetici e sanitari, in quelli per la casa, nei capi di abbigliamento, perfino negli allestimenti delle auto non c’è più un briciolo di chimica. Chimica? Abolita. Gli umani ne fanno a meno, d’un colpo e tutto insieme ne fanno a meno. E l’industria, i processi industriali? Spariti, banditi, messi al bando.

C’è qualcosa che viene prodotto da processi industriali, insomma in fabbrica? Pare proprio non usi più. Non per alimenti e bevande. Non per abiti e calzature. Non per mobili e suppellettili. Non per creme e saponi. Dai campi e dalle officine nessuna più notizia di chimica o industria, dai campi e dalle officine solo e soltanto roba naturale.

Spot commerciali unanimi: tutti gli oggetti di consumo sono naturali

Il mondo, l’umanità hanno già vinto la più difficile e faticosa delle battaglie e senza sparare un colpo, spendere un dollaro, versare una goccia di rimpianto. Mondo e umanità sono entrambi già salvi, la Grande Riconversione è già avvenuta, il pianeta è in salvo dal super sfruttamento delle risorse. Tutti gli oggetti di consumo sono infatti diventati tutti e solo naturali, di origine naturale, con ingredienti naturali.

Il caffè e il grano e i tessuti e anche i detersivi e la bibita gassata o no e i pannolini per bambini e i tavoli e le sedia e piatti e bicchieri e scarpe e calzini e mutande e soprabiti e ogni sorta di cibo e ogni spray per ogni uso e i materassi e i piumoni e i teli da spiaggia e i bastoncini per passeggiate in montagna e la carta dei quaderni e gli aromi in casa e nelle sigarette…Tutto sempre e solo naturale.

Unanimi gli spot commerciali: ogni giorno ad ogni ora annunciano che chimica abolita, industria sparita e non c’è nulla da comprare che non sia fatto da madre natura con le sue mani o quasi.

Perché ce la facciamo raccontare così

Ovviamente la chimica non è abolita (e meno male). Ovviamente la chimica continua a determinare la stessa esistenza di una infinità di cose senza le quali la vita quotidiana sarebbe più dura in misura inimmaginabile per i contemporanei. Ovviamente sono i processi industriali a fornire ciò di cui vestiamo, ciò di cui ci nutriamo, ciò che usiamo in casa e al lavoro e durante ogni forma di svago e tempo libero.

Ovviamente se tutto fosse solo e soltanto e sempre naturale tutto non sarebbe disponibile come oggi è e vogliamo che sia (a quanti umani toccherebbe un pomodoro San Marzano se fossero raccolti e distribuiti solo quelli dell’area San Marzano?). Ovviamente senza chimica e industria non vi sarebbe abbondanza e disponibilità di cibo, vestiario, medicine, smartphone, mezzi di trasporto e ogni genere di consumo e conforto.

Però, pur sapendolo che è una balla colossale, ci facciamo di buon grado raccontare la balla colossale e impossibile del tutto naturale. Siamo tutti scemi e le strategie marketing e pubblicità delle aziende contano su questo?

L’irresistibile fascino del gratis

No, non è che siam tutti scemi, è che siamo affascinati. Affascinati, avvinti e persi nella contemplazione e cura dell’irresistibile fascino del gratis. Al gratis l’umano non  resiste, anche se sa che il gratis non esiste, non può fare a meno di cercarlo e immaginarlo.

Ci facciamo raccontare che tutto ciò che produciamo e consumiamo è già solo e soltanto naturale perché così la soluzione dei problemi ambientali e antropologici, il biglietto per sopravvivenza e salute del pianeta, umanità e civiltà è gratis. Biglietto già staccato e biglietto staccato gratis: a quest’amo abbocchiamo sempre, in massa e molto volentieri. Pare che sia naturale.

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