ROMA – La tempesta cinese sui mercati di tutto il mondo, i timori fondati di una brusca frenata alla sua crescita, ha fatto perdere in una settimana quasi 2mila duecento miliardi di dollari in tutto il mondo. Solo le Borse europee hanno bruciato 460 miliardi di dollari di capitalizzazione.
All’ultimo venerdì nero è seguito oggi un lunedì altrettanto fosco. Sui mercati asiatici altra giornata di passione (Shanghai con il -8%, Taiwan -7%, Tokyo -4,5%) anche se il contagio iniziale sulle piazze europee è stato durante la mattinata parzialmente arginato, con Milano, per esempio, che ha dimezzato le perdite iniziali (dal 4 al 2% di perdite, peggiore performance il titolo FCA).
Preoccupano il rafforzamento dell’euro sul dollaro (brindano viceversa negli Stati Uniti) e l’innalzamento dello spread italiano sui titoli pubblici salito fino a 138 punti. Continua la caduta libera del prezzo del petrolio. Il “dragone ferito”, la seconda economia mondiale ha bruciato in una settimana l’equivalente di un anno di guadagni sui listini di tutto il mondo: dopo oggi quanto avrà bruciato?