ROMA – Cina. Il primo prestito (online) di una banca privata. E’ stato lo stesso primo ministro cinese Li Keqiang in persona ad attivare dalla postazione online della banca privata WeBank il primo prestito da 35mila yuan (5600 dollari) a un tasso di interesse del 7,5% in sei mesi a beneficio di Xu Jun, un camionista di Shenzen. Quel colpo di clic è un fatto storico nella evoluzione del comunismo di mercato cinese: insieme a WeBank, per la prima volta altri 4 istituti privati sono stati autorizzati a concedere crediti.
Una svolta in nome di una maggiore efficienza delle banche pubbliche che, costrette dalla concorrenza online del privato, dovranno cambiare musica in vista di una riduzione dei costi e del rinnovo del modello di business. Il credito privato online mira a coprire le esigenze di 30 milioni di piccole imprese e 300 milioni di singoli nei prossimi 10 anni.
Per Li Keqiang addirittura una simile svolta potrebbe essere pari a una percentuale tra l’1 e il 2 del Pil nazionale. Potrebbero nascere anche nuovi posti di lavoro. WeBank ha reclutato infatti circa 450 addetti, oltre il 60 per cento esperti in tecnologia. La banca, per tagliare i costi del 10 per cento, opererà solo su Internet, ma ha bisogno di personale molto qualificato.
Cinque banche interamente finanziate da capitale privato hanno avuto il via libera dalle autorità nel 2014. A oggi Minsheng Bank, fondata nel 1996 a Pechino, era l’unico soggetto privato già operativo. Minsheng è orientata ai finanziamenti per le grandi aziende private cinesi. (Rita Fatiguso, Il Sole 24 Ore)
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