ROMA – Cipro. Il prelievo forzoso sui conti correnti si applica solo alle due banche Laiki Bank e Bank of Cyprus, una ridotta a bad bank, per consentire la sopravvivenza dell’altra. Quali investimenti si salvano dal prelievo coatto oltre i 100 mila euro di disponibilità in deposito? In fondo, visto l’allarme su quello che viene considerato un pericoloso precedente, la questione potrebbe riguardare ognuno di noi.
Praticamente, a parte i conti, tutti gli altri strumenti finanziari, soggetti magari ad altre tassazioni, vengono lasciati stare, dai titoli di Stato alle obbligazioni, dai fondi comuni di investimento ai titoli azionari. Oro, diamanti e opere d’arte sono quasi per definizione escluse da questi interventi una tantum. Come del resto i conti che si è riusciti a spostare all’estero in tempo: il prelievo forzoso non può valicare i confini.
Stefano Elli per il Sole 24 Ore del 27 marzo ha stilato l’elenco degli investimenti scampati al prelievo forzoso. A proposito dei titoli azionari la spiegazione della loro intangibilità fa comprendere la ratio dei prelievi “esogeni”, dall’esterno:
“La volatilità dei mercati di queste ultime settimane ci dà una misura concreta di come queste asset class siano già per proprio conto esposte in massimo grado non solo a cattive notizie autentiche, ma anche a rumor e persino alle gaffe. Si veda la reazione dei mercati azionari dopo le incaute dichiarazioni del capo dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Anche per questa macrocategoria di strumenti è esclusa una minaccia esogena”.
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