Cipro, Ue ordina: “Non fate scappare i soldi dalle banche”

NICOSIA – L’Unione Europea avverte Cipro: quando riapriranno le banche non fate “scappare” i soldi.   L’Eurozona, insomma,  vuole vedere da Nicosia  misure straordinarie di contenimento dei capitali nelle banche per evitare la fuga dei depositi quando gli istituti riapriranno.  Il tutto mentre anche la Bce fa pressione sull’isola e assicura la liquidità alle banche ma soltanto fino a lunedì prossimo.

La tensione, insomma, dopo la decisione di Cipro di non procedere ad un prelievo sui conti correnti è alta anche perché il tempo stringe e l’Eurogruppo parla di “rischio sistemico” proprio partendo da Cipro.

In tutto questo il piano di Nicosia per correre ai ripari prevede che Cipro impegni i beni dello Stato per creare un fondo di emergenza a copertura del debito. Che basti a garantire i 5.8 miliardi o che incassi la fiducia dell’Europa è però tutto da dimostrare. Intanto la Russia, tra i paesi più ostili al prelievo dei conti correnti ciprioti per la massiccia presenza di correntisti russi nelle banche dell’isola, minaccia la Ue: rivedremo la quota di euro delle nostre riserve. Un provvedimento, che, se attuato, finirebbe per destabilizzare, e non poco, l’euro.

Quanto al come fare la Ue ricorda come “la libera circolazione dei capitali è un diritto fondamentale garantito dai Trattati ma restrizioni a questo diritto possono essere giustificate, se proporzionate al loro obiettivo e quando necessario per ragioni di pubblica sicurezza, pubblica difesa, o ordine pubblico”. Tradotto, in caso di estrema necessità anche fermare i soldi può essere lecito. La posizione della Commissione Ue riflette l’articolo 65 del Trattato: sulle eventuali misure che Cipro potrebbe prendere per evitare fughe di capitali non appena riapriranno le sue banche. Tali misure, decisione unilaterale degli Stati, non devono essere approvate dalla Ue.

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