Cir. Fatto: Rodolfo De Benedetti si flagella: “Sorgenia è stato un insuccesso”

Cir. Fatto: Rodolfo De Benedetti si flagella: "Sorgenia è stato un insuccesso"
Carlo e Rodolfo De Benedetti. Le colpe dei figli non ricadano sui padri

MILANO – “Cir. De Benedetti jr. si flagella”.

Sotto questo titolo il Fatto quotidiano riferisce l’assemblea della Cir con una cronaca, di Marco Franchi.

Ieri sono stati resi noti i conti di Cir e viene confermato quanto già si sapeva, che se non ci fosse stata la sentenza sulle porcherie fatte da Berlusconi sul lodo Mondadori, con l’effetto netto di 344 milioni di euro dei 491 milioni versati da Fininvest a Cir, l’abisso sarebbe stato ancor più fondo.

Ecco quello che scrive il bilancio della Cir:

“Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato nel 2013 è stato negativo per € 38,3 milioni rispetto ad un
valore positivo di € 316,8 milioni del 2012, in diminuzione di € 355,1 milioni.

Il margine è stato fortemente
penalizzato da componenti non ricorrenti negative per € 385,7 milioni, composte prevalentemente dalle
svalutazioni del gruppo Sorgenia.

L’EBITDA ante componenti non ricorrenti è stato pari a € 347,4 milioni.
13Relazione sulla gestione

Il margine operativo (EBIT) consolidato nel 2013 è stato negativo per € 900,7 milioni rispetto ad un
importo positivo di € 69,1 milioni nel 2012.

L’EBIT ante componenti non ricorrenti, imputabili
essenzialmente al gruppo Sorgenia, è stato pari a € 133,1 milioni, importo sostanzialmente in linea con
l’EBIT ante componenti non ricorrenti dell’esercizio precedente.

La gestione finanziaria ha comportato un onere di € 162,9 milioni a fronte di un onere di € 107,6 milioni nel
2012. In particolare:
– gli oneri finanziari netti sono stati pari a € 155,1 milioni rispetto a € 127,2 milioni nel 2012;
– sono state inoltre registrate rettifiche negative di valore di attività finanziarie per € 19,0 milioni a fronte di
rettifiche positive di € 8,9 milioni del 2012;
– i proventi netti da negoziazione e valutazione titoli sono stati pari a € 11,2 milioni rispetto a € 10,7milioni
del 2012.

La rilevazione contabile a conto economico del risarcimento ottenuto a titolo definitivo da Fininvest per il
“Lodo Mondadori” è stata effettuata appostando il ricavo complessivo (comprensivo cioè di capitale,
rivalutazione, interessi e spese) in una specifica voce di Proventi non ricorrenti collocata dopo il risultato
della gestione finanziaria e prima delle imposte sul reddito”.

L’impatto, si dice in altra parte del bilancio,

“al netto delle spese legali e delle imposte, è stato di € 344,2 milioni”.

La cronaca di Marco Franchi per il Fatto è inquietante per i tanti italiani che non riescono a ottenere dalle banche nemmeno mille euro di fido:

“De Benedetti junior fa il mea culpa, in attesa del salvagente che deve arrivare dalle banche.

“Dobbiamo riconoscere che l’investimento di Cir in Sorgenia è stato un insuccesso”.

È finita con Sorgenia indebitata con le banche per quasi 2 miliardi di euro. Se tu chiedi un prestito, ti ipotecano la casa, per la Cir sono stati pochi milioni a fronte di miliardi. Così va il mondo.

Nel consiglio di amministrazione della Cir sono entrati i due fratelli di Rodolfo De Benedetti, Marco e Edoardo. Per anni hanno fatto di tutto per estromettere il padre Carlo De Benedetti, che quella roba gliela ha costruita, tra alti e bassi, intuizioni, colpi di genio e errori epocali.

Carlo De Benedetti è furibondo, giungendo al punto di annunciare querela contro il Giornale di Berlusconi reo di insistere ad accostarlo al disastro Sorgenia. Lo stesso Rodolfo De Benedetti si era sentito in dovere di scrivere al Corriere della Sera che con Sorgenia Carlo De Benedetti non c’entra nulla.

La cosa che colpisce è l’olimpico distacco rispetto al primo responsabile del disastro: figlio del fondatore, azionista importante ma non padrone assoluto. In qualunque azienda americana si sarebbe dimesso. Qui da noi nessuno si pone nemmeno il problema.

Gli azionisti sperano che non si inventino nulla di novo.

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