La classifica dei redditi: Lombardia ed Emilia giù, bene Basilicata e Calabria
ROMA – Tranne le regioni a statuto speciale al Nord i redditi vanno giù, almeno secondo quanto dichiarato da 41,5 milioni di cittadini nel 2010. Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta fanno decisamente meglio di Emilia Romagna e Lombardia.
Al Sud se la passano meglio Basilicata e Calabria. Sei regioni su 21 (i dati dividono la provincia di Trento e quella di Bolzano) sono sotto la media nazionale dei redditi che superano di poco quota 19 mila euro.
L’Emilia Romagna (20.520 a contribuente, con una flessione dello 0,2%), Veneto e Piemonte praticamente raggiungono la stessa cifra dell’anno prima e Lazio (21.440) e Marche (17.660) staccano il gruppo dei «ricchi».
La Toscana riesce a stare al passo con 19.530. Per quanto riguarda il sud la Basilicata cresce a 14.580 (+2,2%), ma anche Campania (+1,8%) con 16.050 e la Sicilia (+1,7%) con 15.380. La Puglia di Vendola cresce dell’1,3% con 15.030.
In Calabria le dichiarazioni fiscali parlano di entrate medie da 13.860 euro per contribuente, cioè il 38,2% in meno rispetto ai 22.430 dei lombardi. La forbice, però, si sta chiudendo, e anche l’Abruzzo si ferma a quota 16.010 con un +1%.