Codacons: "Salari non salvaguardati dai rincari"

ROMA – ''I salari, gli stipendi e le pensioni non sono state salvaguardate dall'aumento del costo della vita dal 2002 ad oggi''. E' quanto afferma il Codacons commentando i dati dell'Istat e aggiungendo che ''l'aumento dell'Iva ha dato il colpo di grazia finale a chi era gia' ridotto sul lastrico, facendo salire l'inflazione dal 2,8% di agosto al 3,3% di dicembre, nonostante sia in atto un crollo della domanda e dei consumi''.

Ma, sottolinea l'associazione a tutela del consumatore, ''Monti ha fatto dietrofront proprio nella lotta al carovita, eliminando, caso strano, le liberalizzazioni che maggiormente incidono nella spesa quotidiana dei pensionati e delle massaie italiane, ossia quelle del commercio al dettaglio, facendo saltare i saldi liberi e non inserendo l'eliminazione dei vincoli alle vendite sottocosto''.

Secondo il Codacons ci sarebbe un ''provvedimento che da solo porrebbe uno stop definitivo e permanente alle speculazioni dei prezzi: l'obbligo per il commerciante, in nome della perfetta informazione, di indicare sia il prezzo al pubblico sia il prezzo che il commerciante paga al grossista con la relativa percentuale di aumento''.

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