ROMA – I loro biglietti costano in media il 30% in meno di quelli delle altre compagnie, ma arrivano negli stessi posti, in tutto il mondo. E allora viene spontaneo domandarsi: come fanno le compagnie aeree low-cost a garantire la sicurezza e, più o meno, gli stessi servizi delle compagnie di linea? Lo spiega Corinna De Cesare sul Corriere della Sera: alleggeriscono gli aerei, in modo da risparmiare carburante, decollano e atterrano negli aeroporti secondari e pagano meno i propri dipendenti.
Ma non finisce qui. Altri accorgimenti usati da nomi come easyJet o Ryanair sono quelli di far restare a terra il meno possibile gli aerei, far partire i voli all’alba e non solo negli orari più richiesti, organizzare la disposizione dei sedili in modo da poter mettere più posti sugli aerei, a discapito dello spazio per le gambe dei passeggeri.
La compagnia britannica easyJet ha anche pensato bene di alleggerire i propri velivoli cestinando tutta la carta a bordo: 25 chili di manuali e moduli sostituiti da un tablet, imbottiture dei sedili fatte di schiume leggerissime, vernici come quelle usate sugli aerei militari, che consentono di ridurre l’attrito e pesano meno delle normali vernici. Piccoli accorgimenti che ad easyJet, per esempio, hanno permesso di risparmiare 175 milioni di sterline in quattro anni.