MILANO – Con la nuova riforma del Catasto e le nuove rivalutazioni delle rendite catastali della casa per l’Imu a Milano comprare una casa dai privati costerà molto di più in termini di imposte. Un aumento reale che, secondo Il Corriere della Sera, potrebbe arrivare al 350% di tasse in più sull’acquisto della prima casa.
La rendita catastale è il canone che il proprietario potrebbe ricavare dando l’immobile in locazione per un anno. Fino al 31 dicembre di quest’anno la rendita catastale, se non riguarda l’abitazione del proprietario o un’abitazione data in affitto, è considerata alla stregua di un reddito imponibile (la ratio è: siccome risparmi un affitto ottieni un guadagno); da domenica prossima la cosiddetta Irpef fondiaria invece sparirà del tutto, essendo assorbita dall’Imu.
L’imponibile Imu si calcola partendo dalla rendita catastale originaria aumentata del 5% e moltiplicata per 160. Quando si tratta di abitazione principale si ha però diritto a una detrazione di 200 euro più altri 50 per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni e convivente.
‘Il Corriere della Sera’ scrive: “Chi compra casa, perché i costi assoluti sono molto più elevati: nel caso di acquisto da privato, infatti, se si ha diritto alle agevolazioni si paga il 3% sul valore, calcolato moltiplicando la rendita per 115; più 336 euro; se non se ne ha diritto si paga il 10%, computato sulla rendita moltiplicata 126. Sono percentuali che però gravano su cifre a cinque zeri. Per fare un solo esempio: stando ai nostri calcoli, a Milano le seconde case avrebbero in media un incremento di imponibile del 127%: un’abitazione che oggi è valutata 100 mila euro passerebbe a 227 mila, e le imposte salirebbero da 10 mila a 22.700 euro. Non ci sarebbero problemi invece per chi acquista da un costruttore”.