ROMA – Con Tasi prima casa costa 100 euro più di Imu. Senza detrazioni un salasso. Non volevamo l’Imu, avremo Iuc, la nuova imposta unica comunale, che unica non è perché comprenderà la vecchia tassa sulla casa (Imu), Tasi e Tares, cioè servizi indivisibili e rifiuti. Se nel 2013 la prima casa è rimasta esente da Imu, nel 2014 Iuc varrà di più, costerà in media 100 euro di più della vecchia Imu specie per le famiglie con più figli cui non verranno accordate più le detrazioni (50 euro per ciascun figlio). Soprattutto la Tasi non comprenderà la detrazione fissa da 200 euro che abbassava di molto la quota procapite. Effetto che si aggiunge all’aumento dell’aliquota Tasi che i Comuni potranno far salire fino al 2,5 per mille laddove lo richiedano esigenze di bilancio (sono pochi i virtuosi): i quali Comuni devono recuperare un miliardo e mezzo di mancati trasferimenti e non hanno altro mezzo se non inasprire la Tasi. La Cgia di Mestre ha fornito il dettaglio delle maggiorazioni previste. Un esempio lo riporta Libero Quotidiano:
Una famiglia con due figli a carico, per una prima casa di categoria A2 e rendita catastale di 621 euro con l’Imu spenderebbe 163 euro. Con la Tasi, ponendo un’aliquota del 2 per mille (decisamente plausibile) spenderà 19 euro in più, e se l’aliquota salirà al 2,5 per mille l’esborso arriverà a 72 euro in più. La stangata maggiore sarà per chi ha 3 figli a carico: aliquota al 2,5 per mille significherà 122 euro in più rispetto all’Imu (235 euro con la Tasi, 113 con la vecchia tassa). Insomma, più aumentano i figli, più diminuiscono le detrazioni, più cresce la stangata.
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