ROMA – “No all’aumento dell’Iva, piuttosto tagli alla spesa pubblica”. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, espone in un’intervista al Mattino la sua idea per trovare i 2 miliardi di euro necessari ad evitare l’aumento dell’Iva. Sangalli ha spiegato che
“in questa situazione così drammatica, ipotesi annacquate non ci convincono. Scongiurare l’aumento dell’Iva la ritengo una via ineludibile senza se e senza ma, perché sia la sospensione che una rimodulazione non aiuterebbero certo i consumi che sono il vero problema strutturale della nostra economia”.
Per il presidente di Confcommercio trovare i 2 miliardi di euro dagli 800 miliardi di spesa pubblica “è una strada sicuramente percorribile” e necessaria per far ripartire l’economia italiana:
“La domanda interna rappresenta l’80% del Pil e che se non riparte la domanda interna, non riparte l’economia italiana. Aumentare l’Iva dunque sarebbe il de profundis per i consumi per 3 ragioni indiscutibili: ulteriore contrazione degli acquisti, ulteriore chiusura di negozi, e soprattutto inciderebbe sui prezzi con un aumento dello 0,3-0,4 tra luglio ed agosto prossimi”.
Per trovare le risorse necessarie occorre puntare anche sulla ”lotta all’evasione e all’elusione”:
“Non certo ricorrere alla leva fiscale come è stato fatto in passato perché, con una pressione fiscale al 55% per i contribuenti in regola, non c’è più questo margine, ma soprattutto questo livello di tasse è incompatibile con qualsiasi concreta possibilità di ripresa economica. Tutto quello che va nel perimetro di alleggerire le tasse va nella giusta direzione”.
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