Confindustria, Bombassei vs Marcegaglia: “Toni esagerati sui sindacati”

Alberto Bombassei (Foto LaPresse)

ROMA – Sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori è scontro interno a Confindustria, con il numero due Alberto Bombassei, tra i candidati al dopo Marcegaglia, che bolla come “esagerati” i toni usati dalla sua leader contro i sindacati.

Bombassei ha criticato le dichiarazioni rilasciate da Emma Marcegaglia, che il 21 febbraio ha detto, facendo infuriare i sindacati: “Vorremmo un sindacato che lotta anche fortemente con noi per tutelare il lavoro, ma che non protegge assenteisti cronici,  ladri e chi non fa bene il proprio lavoro”.

Durante la registrazione del programma di LaSette “Otto e mezzo”, Bombassei ha detto di ritenere l’intervento di Marcegaglia un passo falso per “i toni forse esagerati” usati contro i sindacati.

Non per questo, però, Bombassei, che il 21 febbraio ha incassato l’appoggio dell’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, ha difeso l’articolo 18, che ha definito “una delle ragioni per cui non si investe in italia”. “Sono convinto che sia un grande freno alle assunzioni giovanili”, ha detto Bombassei, aggiungendo di non aver mai avuto nella sua azienda un caso di ricorso alla norma dello Statuto dei lavoratori.

Per il vicepresidente di Confindustria, “l’obiettivo degli imprenditori è avere maggiore flessibilità in uscita, non libertà di licenziare. Facciamo come la Germania, la Francia e la Spagna dove c’è una certa libertà in uscita”. Quindi Bombassei ha suggerito di “fare un elenco delle ragioni per cui si può licenziare”.

Tanto per rimarcare ancora la distanza da Marcegaglia, Bombassei sostiene che “Confindustria deve cambiare in profondità, deve essere efficiente ed autorevole”, dovrà essere “più associazione e meno apparato burocratico”. Ha scritto nella lettera inviata agli industriali  italiani per lanciare la propria candidatura: “Il mio programma non è una critica al passato, ma è una prevenzione ai problemi che si devono risolvere. E’ cambiato tutto il mondo, quindi anche Confindustria deve essere rivista, non tanto rifondata, ma modificata. Confindustria non deve essere considerata soggetto politico, ma deve essere equidistante dalla politica”.

Secondo Bombassei, all’inizio del mandato di Emma Marcegaglia, l’associazione aveva “ecceduto nell’adesione troppo intima alla politica. Poi si è allontanata dalla politica con altrettanta volontà. Credo che l’equidistanza sia la posizione più equilibrata”. “Essere filogovernativi è normale perché il nostro interlocutore è il governo e le aperture che sono arrivate a Berlusconi furono date per appoggiare una giusta politica industriale che poi non arrivò mai e dal quale dunque prendemmo le distanze”, conclude.

 

 

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