Confindustria, Roma e Milano sono per Squinzi

ROMA – Round di consultazioni con i grandi elettori, il 13 febbraio  a Milano, il 14 a Roma, per i “tre saggi” che hanno l’incarico di sondare il sistema di Confindustria per far emergere il consenso sulle candidature alla presidenza del dopo-Marcegaglia. Sfida a due, tra Alberto Bombassei e Giorgio Squinzi.

Con il nome del patron di Mapei, Squinzi, che è prevalso nel confronto interno ai direttivi delle due associazioni territoriali di maggior peso, Assolombarda (per l’area milanese) e Unindustria (che rappresenta Roma, Frosinone, Viterbo e Rieti). Per Squinzi 16 voti contro 4 a Milano, dove oggi la commissione dei tre saggi, Antonio Bulgheroni, Catervo Cangiotti e Luigi Attanasio, ha incontrato gli imprenditori del nord; ed un ”larghissimo consenso” a Roma.

In Assolombarda ”non c’e’ uno schieramento, non c’e’ una contrapposizione”, precisa il presidente Alberto Meomartini: che sottolinea: ”Non siamo un partito e nemmeno un sistema che fa le primarie. Le associazioni non votano, votano le singole persone, noi abbiamo sentito i due candidati, poi, chi votera’ nella giunta di Confindustria si fara’ la sua opinione”.

Domani i tre saggi saranno a Roma. Dove oggi i sono riuniti i consigli direttivi di Unindustria e Confindustria Lazio che, in seduta congiunta, sfiorando l’unanimita’ hanno dato mandato al presidente Aurelio Regina di presentare la candidatura di Squinzi. Con la posizione conquistata negli ultimi anni da Unindustria e’ la prima volta, nell’elezione di un presidente di Confindustria, che l’imprenditoria che orbita su Roma ha assunto un ruolo vicino a quello di Assolombarda, tradizionalmente il grande elettore di maggior peso.

Sarà la giunta di Confindustria, il 22 marzo, a indicare il nome del presidente designato. La nomina arrivera’ poi all’assemblea di fine maggio. Sfilata di ”big” dell’imprenditoria dai tre saggi oggi a Milano. Per Diana Bracco, ex presidente di Assolombarda, c’e’ un consenso generalizzato per Squinzi, ed e’ ”un buon segno il consenso largamente espresso dal Sud”, venerdi’ scorso, con l’indicazione arrivata dal Comitato Mezzogiorno.

Anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, punta sul leader del gruppo Mapei, e lo dice con una battuta: ”Sono per Giorgio Squinzi: e’ bravo ed e’ milanista. Anche Bombassei e’ bravo, ma Squinzi e’ anche amico mio, in più è un musicofilo, grande sostenitore della musica ed è pure milanista, il che non guasta mai”. ”Sto con Squinzi per concretezza, indipendenza e pragmatismo”, dice il vicepresidente di Assolombarda Alessandro Spada.

Bergamo e’ con il presidente di Brembo, Bombassei, che qui ha il cuore del suo gruppo: non e’ ”per motivi astratti di vicinanza geografica ma per un’adesione consapevole ai punti programmatici alla base della sua candidatura”, commenta il presidente di Confindustria Bergamo Carlo Mazzoleni.

E, tra quanti si sono pronunciati oggi, con Alberto Bombassei si sono schierati anche anche gli industriali del Friuli Venezia Giulia. Per Giorgio Squinzi arriva all’unanimita’ l’appoggio della categoria di cui e’ stato presidente, Federchimica (”in 12 anni non l’ho mai visto assente e questa e’ una bella garanzia”, dice l’attuale presidente Cesare Puccioni). A suo favore anche l’indicazione di Federacciai, come quelle di Confindustria Liguria e Confindustria Lecco.

Gestione cookie