Consob: "Su Borsa impatto marginale short selling"

ROMA – ”Ad una prima analisi, ancora provvisoria e soggetta a verifica, sembra che le vendite allo scoperto abbiano avuto un ruolo marginale nella seduta di oggi. Dai riscontri che la Consob ha avuto, l’impressione e’ che non si tratti di vendite allo scoperto, ma di vendite effettive”. Cosi’ un portavoce della Commissione ha commentato l’impatto che le vendite allo scoperto hanno avuto nel crollo odierno di Piazza Affari.

Solo ieri la Consob ha approvato un nuovo regime di trasparenza in materia di vendite allo scoperto, che entrava in vigore oggi obbligando quelli investitori che detengano posizioni ribassiste sui titoli azionari negoziati in Italia a darne comunicazione alla Commissione. Le informazioni definitive sull’andamento delle vendite allo scoperto nella seduta odierna arriveranno domani alle 15.00, ma da una prima analisi sembra che il fenomeno dello short selling sia stato solo marginale nella corsa alle vendite di oggi.

Non saremmo quindi di fronte ad un fenomeno puramente speculativo, ma alla presenza di investitori che hanno titoli italiani in portafoglio e se ne vogliono effettivamente liberare: una situazione quindi nata sul mercato obbligazionario per riverberarsi poi su quello azionario. Un po’ come se il rischio Paese finisse per prevalere su quello associato ai singoli titoli azionari.

Si dovra’ comunque attendere domani per conoscere l’effettivo impatto delle vendite allo scoperto, come previsto dalla norma di legge, che sottolinea come l’obbligo di comunicazione sia nei confronti dell’Autorita’ di Vigilanza e non del mercato. Per questo motivo sembrano prive di fondamento le critiche che arrivano da Oltreoceano, secondo le quali il provvedimento della Consob avrebbe potuto dare vita ad un fenomeno di emulazione verso il trend ribassista.

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