Proibito pagare in contante oltre i 100 euro? “No cash” Monti ci pensa

Pubblicato il 1 Dicembre 2011 - 19:12 OLTRE 6 MESI FA

Il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera è d’accordo sul fatto che bisognerebbe ridurre sempre di più il contante che circola in Italia, ma ritiene che bisognerebbe anche agire sulle commissioni bancarie che vengono applicate alle carte di pagamento.

Intervistato su Canale 5 da Maurizio Belpietro, Befera ha osservato che ”il problema e’ che da noi c’e’ un uso eccessivo di contante rispetto agli altri paesi europei” e sarebbe percio’ piu’ corretto fare maggior uso di carte di pagamento. ”Ovviamente pero’ – ha avvertito Befera – bisogna intervenire sulle commissioni” bancarie. Il direttore generale delle Entrate ha concluso ricordando che con la diminuzione del contante si avrebbe una notevole riduzione dei costi che la circolazione dei soldi comporta.

Anche Anna Maria Tarantola, vice direttore generale della Banca d’Italia, è favorevole alla riduzione del contante, anche tra privati cittadini, abbassando le soglie di utilizzo: ”rappresenta un ineludibile presidio di legalità”.

”La Banca, in particolare, si sta adoperando per ridurre l’utilizzo del denaro contante, particolarmente diffuso in Italia rispetto ad altri paesi sviluppati, la cui gestione comporta per l’economia costi relativamente elevati: un maggiore ricorso ai pagamenti elettronici si tradurrebbe inoltre in una più estesa tracciabilità delle operazioni di pagamento”, ha affermato Tarantola.

”La trasparenza e la tracciabilità delle transazioni – ha spiegato – sono uno strumento essenziale per il contrasto non solo del riciclaggio, ma anche di altri rilevanti rischi di illegalità come quelli connessi con la gestione dei flussi finanziari degli appalti pubblici, con l’evasione fiscale e, più in generale, con l’economia sommersa. La previsione di limiti alla circolazione del contante e di regole che ne garantiscano l’efficacia, anche se comporta nell’immediato un considerevole mutamento nelle abitudini commerciali degli italiani, rappresenta un ineludibile presidio di legalità”.

Tarantola, parlando delle misure cui guarda Bankitalia per favorire il ricorso a forme elettroniche di pagamento ha detto che: ”L’apertura del mercato a nuovi operatori attivi nel settore dei pagamenti, come ad esempio gli istituti di moneta elettronica e gli istituti di pagamento, può favorire una più ampia offerta di servizi, la riduzione dei costi per la clientela e ‘l’inclusione finanziaria’ cioè l’accesso ai servizi di pagamento da parte delle fasce sociali più deboli. Altre iniziative sono allo studio, in diversi ambiti istituzionali. Vanno considerate positivamente anche le ipotesi di abbassamento del limite di utilizzo del contante nelle transazioni tra privati”.