Contanti, da luglio oltre 2mila euro non si può: a chi sgarra super multe da 3mila a 50mila euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Gennaio 2020 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA
Contanti, da luglio oltre 2mila euro non si può: a chi sgarra super multe da 3mila a 50mila euro

Contanti, da luglio la soglia massima sarà di duemila euro (Ansa)

ROMA – Dal primo luglio la soglia massima di utilizzo di denaro in contanti per i pagamenti sarà abbassata a 2mila euro, dai 3mila attuali. E in attesa che nel 2022 si attesti a mille euro. E’ la misura scelta dal governo per combattere l’evasione fiscale limitando l’uso del cash in favore di forme di pagamento sempre tracciabili, appunto con bonifici e carte di credito. 

Una misura che prevede, in caso di infrazioni, multe salatissime. Che vanno da tremila a cinquantamila euro di multa. L’eventuale sanzione verrà elevata sia a chi paga sia a chi riceve. Transazioni tracciabili dunque, sempre, a meno che tu non stia prelevando o versando direttamente sul tuo conto. 

La norma infatti riguarda solo i pagamenti tra soggetti diversi. Ma bisogna fare attenzione. Se è facile ricordarselo quando si paga per un acquisto, per certe operazioni la cosa è meno intuitiva di quanto sembri. Vuoi fare una donazione in favore di tuo figlio, o ricevere un prestito da tuo padre? Sopra i duemila euro scordatevi la busta con i contanti dentro. In caso di accertamento i trasferimenti tra parenti saranno trattati con la stessa severità degli altri.

Peraltro è dal 2018 che è obbligatorio pagare gli stipendi solo con sistemi di pagamento tracciabili. Vale per chi ha un contratto di lavoro subordinato, per chi ha un contratto di collaborazione oppure per chi lavora per una cooperativa con soci.

L’unico metodo di pagamento previsto è quello tramite bonifico con Iban, pagamento elettronico, assegni bancari o postali e versamenti in contanti presso un ufficio postale o presso uno sportello bancario. 

E i rimborsi spese, gli anticipi di cassa? In questo caso si possono utilizzare i contanti: ma serve una pezza di appoggio. (fonte Corriere della Sera)