Contanti: in banca prelievi senza problemi. Dal 1° febbraio le sanzioni

ROMA – Da mercoledì 1° febbraio scatteranno le sanzioni, fino al 40%, dell’importo, per chi trasferisce contante oltre la soglia dei mille euro (compresi). Sulla questione tracciabilità del denaro contante, il ministero dell’Economia e l’associazione delle banche, hanno fornito a più riprese tutte le delucidazioni del caso: in banca si possono fare prelievi senza paletti, non ci sarà nessuna sanzione per le richieste e i versamenti di contante sopra i mille euro. Il limite non si applica ai prelevamenti e ai versamenti bancari, in quanto manca il presupposto essenziale: il trasferimento di una somma di denaro. Al contrario, il correntista continua ad avere disponibilità della somma prelevata, l’unica differenza è che prima giaceva sul conto corrente e e ora passa direttamente nelle sue mani.

La banca, in presenza di una richiesta di prelievo superiore ai mille euro, deve provvedere a pagare la somma. L’operazione, in effetti, sarà tracciata sul conto del cliente e sarà rilevata in automatico ai fini fiscali. Qundi le violazioni sono circoscritte a: trasferimenti di contante, libretti di depositi bancari o postali al portatore o titoli al portatore in euro o in valuta estera senza ricorrere a intermediari abilitati o senza rispettare le forme previste, per valore da 1000 euro in su. Le sanzioni si applicano se manca l’indicazione del beneficiario e/o la clausola di non trasferibilità sui vaglia postali e cambiari e sugli assegni postali, bancari e circolari da 1000 euro in su. Altra circostanza sanzionabile è l’emissione di assegni bancari o postali a favore del traente con girata a terzi anziché per l’incasso (qui si realizza il trasferimento).

La sanzione varierà dall’1% al 40% dell’importo trasferito, con un minimo di 3 mila euro e 15 mila per importi superiori ai 50 mila euro.

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