Conto Arancio non è più gratis: il bollo costa al cliente da 34,20 a 1200 euro

Conto Arancio non è più gratis. I clienti saranno costretti a pagare l’imposta di bollo prevista dal decreto legge “Salva-Italia”. Gli importi andranno da 34,2 a 1200 euro, contro i precedenti 14,62 euro di quota fissa. I clienti di Conto Arancio avranno 2 mesi di tempo per chiedere il diritto di recesso del contratto senza dover pagare spese aggiuntive.

ROMA – Conto Arancio non sarà più gratis: dalla tassa sul conto di deposito decisa dal decreto “Salva-Italia” non saranno esentati neanche i risparmiatori “in arancione”. Al cliente spetterà il pagamento dell’imposta di bollo per un importo da 34,20 a 1200 euro. Importo che prima era una quota fissa a 14,62 euro – che la banca pagava allo Stato per il cliente – ma che col decreto “Salva-Italia” sarà destinato a salire ancora entro il 2013.

Dal 1° gennaio 2012 infatti è entrata in vigore la tassa dello 0,10%, ovvero dell’uno per mille, sui conti di deposito. Quindi se un risparmiatore ha da parte in un conto 100.000 euro, se ne vedrà prelevati 100 dallo Stato. Se invece ne ha depositati 10.000, lo Stato non se ne prenderà dieci ma 34,20, importo minimo dell’imposta sui conti decisa dal governo Monti.

Dal 2013 andrà ancora peggio: la tassa salirà allo 0,15% (1,5 euro ogni mille depositati) e non avrà più un tetto massimo di 1.200 euro: sarà una vera e propria patrimoniale sul risparmio che potrebbe arrivare a pesare per 15 mila euro su un conto di 10 milioni. Problemi da ricchi, ma anche i piccoli risparmiatori non fanno festa.

Il gruppo Ing Direct ora porterà avanti una modifica unilaterale del contratto. I clienti non avranno scelta, il conto di deposito sarà solo a pagamento. A meno che non decidano (o non abbiano già deciso) di farsi accreditare lo stipendio o la pensione su Conto Corrente Arancio. Un altro modo offerto dalla banca per continuare a non pagare l’imposta di bollo è quello di mantenere una giacenza media annua di almeno 5.000 euro sul Conto Corrente Arancio.

Se il nuovo contratto non piace, i clienti avranno comunque diritto di recederlo senza pagare spese aggiuntive. Il diritto di recesso andrà però avanzato entro 2 mesi dalla comunicazione di cambio contrattuale.

Il gruppo bancario ha dichiarato in una nota: “A seguito del Decreto Legge n. 16/2012, che ha introdotto dal 1 gennaio 2012 un’imposta di bollo proporzionale su tutti i conti di deposito, la nostra Banca ritiene di proporre una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali relative al conto di deposito denominato Conto Arancio – e aggiunge -La modifica prevede che l’imposta di bollo su Conto Arancio sia a carico del cliente e che la Banca sia legittimata, in tutti i casi di prelievo da parte del Cliente, a trattenere, la somma tempo per tempo necessaria a far fronte agli oneri connessi al pagamento dell’imposta di bollo”.

Nei prossimi giorni vi faremo sapere se la novità riguarderà anche, com’è probabile, tutti gli altri conti a “zero spese”, spesso online, scelti negli ultimi anni da molti risparmiatori italiani.

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