Contratto Fiat, accordo sul rinnovo: 260 euro una tantum a 86 mila dipendenti

Contratto Fiat, accordo sul rinnovo: 260 euro una tantum a 86 mila dipendenti
Contratto Fiat, accordo sul rinnovo: 260 euro una tantum a 86 mila dipendenti (LaPresse)

ROMA – Fiat-Chrysler, Cnh Industrial e tutti i sindacati tranne la Fiom (Fim, Uilm, Fismic, Ugl e associazione Quadri), hanno trovato l’accordo sul rinnovo del contratto Fiat specifico di primo livello che interessa 86 mila lavoratori italiani (30 mila cassintegrati compresi), ai quali verrà versata una “una tantum” di 260 euro. Proprio su questa “una tantum” il 10 giugno scorso si era interrotta la trattativa: l’azienda ne proponeva 250, i sindacati ne volevano 300.

Nel comunicato ufficiale si spiega che Fiat e sindacati hanno concordato di definire entro ottobre un accordo di rinnovo triennale. L’accordo ridefinirá dal punto di vista sia retributivo sia normativo le “regole pattizie” alla luce delle esigenze e delle prospettive poste dai piani industriali presentati da Fiat e Cnh Industrial.

L’accordo “è il risultato – sottolinea un portavoce della Fiat – di tutti gli sforzi fatti dall’azienda per trovare una soluzione prima della pausa estiva”. Fiat e sindacati si rivedranno il 22 settembre.

Per il segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, “è stata una trattiva difficile e sofferta, dopo una pesante rottura del negoziato siamo riusciti a riprendere il filo e dare una risposta contrattuale salariale, per il 2014 a tutti i lavoratori, cassintegrati compresi e definire una serie di miglioramenti normativi importanti”. Uliano evidenzia che “abbiamo respinto la volontà aziendale di fare nel 2014 come le altre case automobilistiche generaliste in Europa: zero aumenti salariali“.

Il rinnovo del contratto arriva dopo settimane in cui i rapporti tra la Fiat e i cosiddetti “sindacati del sì” sono stati difficili. Dopo la rottura con l’azienda sulla una tantum, Fim, Uilm e Ugl avevano indetto uno sciopero per la mancata concessione di tre settimane di ferie nello stabilimento Maserati di Grugliasco. La Fiat aveva replicato dichiarando il blocco degli straordinari e interrompendo il trasferimento dei 500 addetti in cassa integrazione da Mirafiori a Grugliasco. La situazione si è poi sbloccata grazie al passo avanti dell’ad Marchionne, che dopo un confronto con gli operai di corso Allamano aveva dato il via libera all’aumento di organico

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