Coronabond divide i tedeschi. Ministro Maas a favore ma…”Serve realismo”

ROMA – Coronabond, il Governo tedesco è spaccato. Non c’è unanimità, non c’è aperto dissenso. Ma in una intervista al settimanale Der Spiegel del ministro degli Esteri della Germania, Heiko Maas apre una crepa.

Maas non è democristiano come Angela Merkel, figlia di un prete luterano che accettò il compromesso con la repubblica popolare e a sua volta militante nella gioventù comunista prima della caduta del muro di Berlino.

Maas è socialdemocratico, nato e cresciuto nella Saar, quasi al confine con la Francia.

Maas conosce le regole della politica e gli obblighi imposti da una coalizione, specie se il tuo partito è sempre più minoritario.

Ma le sue parole sono chiare e precise.

“L’Italia sta soffrendo in modo inimmaginabile. Fatto che ha profondamente colpito anche noi tedeschi. In questo momento, ci stiamo occupando della questione: come l’Italia sopravviverà economicamente a questa crisi. Sarà importante vedere quanto il Paese si sentirà supportato finanziariamente”.

Il giornale va giù pesante, ricordando che

“Per l’UE, il coronavirus minaccia di trasformarsi in un disastro geopolitico”.

E che “il presidente serbo ha definito l’Europa “una bellissima fiaba” e ha affermato che la Cina è stato l’unico paese a fornire un vero aiuto”.

L’intervistatore ricorda la divisione fra i ministri delle Finanze dell’UE, indipendentemente dalle risorse del fondo di salvataggio, uno strumento europeo di stabilità finanziaria (MES), che siano vincolate a condizioni rigorose come durante la crisi finanziaria.

Risponde Maas: “Il fatto è che nell’UE non abbiamo un maggioranza”.

“E’  una discussione contro i cosiddetti corona bond. Ciò non è dovuto solo alla Germania, ma anche ad altri governi”.

“Nella crisi attuale, abbiamo bisogno di risposte rapide che possano essere concordate nell’eurozona. Con il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz abbiamo quindi ipotizzato di raggruppare diversi strumenti in un’unica cassetta degli attrezzi: il MES, la Banca europea per gli investimenti, il programma SURE (Support to mitigate Unemployment Risks in Emergency) e l‘imminente Bilancio dell’UE: questi sono inoltre gli elementi essenziali della mediazione su cui i ministri delle Finanze dell’UE ora hanno concordato”.

Domanda precisa: come socialdemocratico, è favorevole ai coronabond?

Maas:”La politica è nel rendere possibile ciò che è fattibile. In questo governo con il CDU (Unione Cristiano-Democratica di Germania) e il CSU (Unione Cristiano-Sociale in Baviera), i coronabond non sono possibili e lo stesso vale per gli altri governi europei”.

DER SPIEGEL: In altre parole, ritiene che i coronabond  sarebbero la strada giusta da percorrere, ma non sta portando avanti ulteriormente l’idea a causa della resistenza dei conservatori tedeschi?

Maas: E’ irrilevante. I Paesi dell’Europa meridionale hanno  bisogno rapidamente di un’offerta concreta e realistica che li aiuti economicamente. In questo momento è l’unica cosa che conta”. (Fonte Der Spiegel).
 
 
 

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