Corte dei Conti: “Corruzione ci costa 60 mld, recuperati solo 90 mln”

I giudici della Corte dei conti (Lapresse)

ROMA- La corruzione ha per l’Italia ”un costo plurimiliardario” ma la battaglia e’ praticamente ”impari” perche’ il recupero che arriva dalle condanne e’ infinitamente piu’ basso. Se il danno e’ nell’ordine di miliardi di euro, le condanne sono invece di milioni. Lo rileva la Corte dei Conti nei materiali diffusi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. La Corte cita le stime dalla Funzione pubblica secondo la quale la corruzione vale 60 miliardi di euro l’anno. Cifra che ”appare esagerata” alla stessa Corte dal momento che l’Unione europea stima in 120 miliardi di euro i costi della corruzione in tutta Europa.

”Purtuttavia il nostro Paese – sottolinea la magistratura contabile – nella classifica degli Stati percepiti piu’ corrotti nel mondo stilata da Trasparency International per il 2011 assume il non commendevole posto di 60/o su 182 Paesi presi in esame e nell’Ue e’ posizionata avanti alla Grecia, Romania e Bulgaria”. A fronte di questo danno al Paese ”plurimiliardario”, la Corte dei Conti nel 2011 ”e’ riuscita a infliggere condanne in primo grado per soli 75,25 milioni di euro, mentre in sede d’appello sono state definitivamente confermate condanne per l’importo di 15,05 milioni di euro”, si legge nei dossier della stessa magistratura.

Per la Corte ”la corruzione mina la fiducia degli investitori stranieri nel mercato italiano e minaccia la liberta’ d’impresa con mezzi inaccettabili per uno Stato di diritto”. E’, insieme al fenomeno della criminalita’ organizzata, il principale ”freno” per chi vuole investire in Italia e in particolare al Sud.

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