Corte dei Conti: “Tasse al 45% del Pil e debito frenano la crescita”

Corte dei Conti: "Tasse al 45% del Pil e debito frenano la crescita"
Corte dei Conti: “Tasse al 45% del Pil e debito frenano la crescita”

ROMA – “Tasse al 45% del Pil e debito frenano la crescita”. Mentre il presidente del Consiglio Enrico Letta chiede la fiducia e annuncia un ritorno alla crescita nel 2014 la Corte dei Conti avverte: con un peso del fisco “ormai al 45% del prodotto interno lordo” non si potrà avere crescita economica se non si spenderanno meglio le “ingentissime risorse” che derivano dal prelievo fiscale. L’allerta arriva dal neo-presidente della magistratura contabile, Raffaele Squitieri.

“Abbiamo bisogno di maggiore e più celere crescita economica” per aiutare gli italiani meno abbienti, per sostenere l’occupazione e per “portare a compimento il faticoso percorso di risanamento”, ha detto nel discorso del suo insediamento.

Secondo Squitieri siamo “in un momento storico in cui la spesa improduttiva appare sempre più inaccettabile”. Nel mirino del giudice c’è il debito pubblico italiano, “che ha pochi confronti nel mondo” e che “rallenta ulteriormente il nostro passo in una sorta di circolo vizioso dal quale diventa sempre più difficile uscire”.

La Corte dei Conti mette in guardia anche su “segnali inquietanti di deflazione”, che preoccupano “non solo per l’immediato effetto recessivo”, ma anche per l’effetto di “appesantimento del debito, di tutti i debiti, centrale, locali, privati”.

Per Squitieri i sistemi di controllo e di valutazione deboli, insieme alle inefficienze nella gestione pubblica e alla corruzione, hanno “un impatto negativo devastante sull’economia e la credibilità dell’intero sistema Paese”.

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