ROMA – Smishing, ovvero la nuova frontiera del phishing. Cos’è lo smishing? E’ una sorta di furto di dati personali fatta attraverso l’uso degli sms o di applicazioni cosiddette “malevole” sugli smartphone.
Nel caso del software, spesso si tratta di un’applicazione che “simula” la ricezione di un sms. Il messaggio chiede all’utente di cliccare su un link. Attraverso quel link, si arriva su una pagina web.
Di solito, per convincere l’utente ad andare subito, il messaggio promette un premio o comunque fa una proposta molto vantaggiosa alla “vittima”. La quale vittima poi arriva su siti creati ad hoc, ma che sembrano reali. Una volta qui, all’utente viene chiesto di inserire i dati personali.
E il gioco è fatto: i pirati informatici possono finalmente impossessarsi dei dati e usarli per sottrarre soldi alle loro vittime (il tradizionale metodo del phishing).
Questo fenomeno è venuto all’onore delle cronache dopo che cinque persone sono state arrestate nell’ambito di un’operazione della polizia postale di Roma.
Dopo circa un anno di indagini, le indagini hanno portato all’esecuzione di cinque arresti e di 15 provvedimenti di perquisizione nei confronti di cittadini italiani ed extracomunitari.