In questi giorni, molte città italiane, tra cui Roma, sono coperte da un insolito cielo giallo e in molti si chiedono cosa sia, da dove viene e se esistano rischi per la salute. La risposta risiede in un fenomeno naturale: una tempesta di sabbia proveniente dal Sahara. Questa nuova nube di polvere desertica si sta diffondendo sul Mediterraneo, portando con sé elevati livelli di particolato in sospensione, conosciuti come PM10, sia in quota che vicino al suolo.
La polvere sahariana viaggia per migliaia di chilometri attraverso l’atmosfera, trasportata dai venti, fino a raggiungere regioni lontane dal suo punto di origine. Questo fenomeno è chiaramente visibile nelle immagini satellitari fornite da #Sentinel5P del programma europeo #Copernicus, che mostrano aree di colore rosso indicanti un’alta concentrazione di sabbia nell’atmosfera.
La presenza di polveri sahariane nell’aria può avere effetti significativi sulla salute umana. Queste particelle, spesso invisibili a occhio nudo, possono penetrare nelle vie respiratorie causando o aggravando problemi come asma, bronchite, tracheite, polmonite, rinite allergica e silicosi. Le persone con condizioni respiratorie preesistenti, come gli anziani e i bambini, sono particolarmente vulnerabili a questi effetti.
Oltre ai problemi respiratori, le polveri desertiche possono trasportare microrganismi e metalli pesanti, aumentando ulteriormente i rischi per la salute. La combinazione di polveri fini e inquinanti può peggiorare la qualità dell’aria e contribuire a una serie di problemi di salute pubblica.
Nonostante i rischi per la salute, le tempeste di sabbia sahariane svolgono anche un ruolo ecologico vitale. Le polveri trasportano nutrienti essenziali, come il fosforo, che sono fondamentali per ecosistemi impoveriti. Questi nutrienti aiutano a sostenere la vita marina e la biodiversità nelle foreste, contribuendo anche alla fertilizzazione dei suoli. Il Sahara, quindi, con le sue tempeste di sabbia, diventa una sorta di fertilizzante naturale che arricchisce terre lontane, favorendo la crescita di piante e l’equilibrio degli ecosistemi.
Secondo le previsioni, le concentrazioni di polveri sahariane al Centro-Nord Italia potrebbero raggiungere fino a 2000 mg per metro quadrato, un livello abbastanza elevato da tingere di rosso superfici come le auto e i tetti delle case. Tuttavia, questo fenomeno non durerà a lungo. Tra sabato e domenica, le correnti più occidentali dovrebbero portare a un miglioramento delle condizioni atmosferiche, con un cielo più terso e pulito a partire dalle regioni settentrionali e occidentali.
Per mitigare gli effetti negativi delle polveri sahariane sulla salute, è consigliabile seguire alcune precauzioni. Evitare attività all’aperto durante i picchi di concentrazione delle polveri, specialmente per chi soffre di problemi respiratori, è fondamentale. Utilizzare mascherine protettive può aiutare a ridurre l’inalazione di particelle fini. Inoltre, mantenere le finestre chiuse e utilizzare purificatori d’aria all’interno delle abitazioni può contribuire a migliorare la qualità dell’aria domestica.
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