Credit Agricole tra Ubi Banca e Intesa San Paolo: sgambetto o paravento francese per gli azionisti? Credit Agricole tra Ubi Banca e Intesa San Paolo: sgambetto o paravento francese per gli azionisti?

Credit Agricole tra Ubi Banca e Intesa San Paolo: sgambetto o paravento francese per gli azionisti?

ROMA – A che punto siamo con l’intenzione di Intesa Sanpaolo di prendere il controllo di Ubi Banca, è vero che a 5 giorni dal previsto aumento di capitale per l’acquisto i francesi di Credit Agricole hanno formulato una proposta di acquisto concorrenziale?

A confermare le indiscrezioni rilanciate domenica dal Sole 24 Ore e poi dal Giornale di Brescia c’è la preoccupazione del deputato Pd Michele Anzaldi che in merito ha già presentato un’interrogazione parlamentare.

A smentire le voci che danno Goldman Sachs e Credit Suisse, advisor di Ub Banca, impegnati a studiare la controfferta francese, è una nota di smentita giunta proprio da Credit Agricole.

Solo una tattica dei francesi per procedere al buio e soffiare il boccone ambito da Intesa?

Forse il contrario, suggerisce Carlo Festa sullo stesso Sole 24 Ore nella rubrica “Insider” dedicata ai retroscena della finanza.

“Il sospetto è che sia una mossa degli azionisti dell’istituto bergamasco contrari all’offerta pubblica di scambio: in realtà l’opzione Credit Agricole è stata presentata (come anticipato dal Sole 24 Ore) dagli advisor di Ubi (Credit Suisse, Goldman Sachs, BonelliErede e Linklaters) come ipotesi di studio alternativa”.

Secondo Festa ci sono in realtà ottime ragioni perché Ubi non può essere scalata da Credit Agricole.

Perché non è questo il momento storico per fare la guerra a Intesa e perché il governo ha esplicitamente previsto una golden share sul sistema bancario proprio per impedire scorribande straniere. (fonte Sole 24 Ore)  

 

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