ROMA – “Vendete tutto, a parte i titoli sicuri come i buoni del tesoro più affidabili”. In una nota gli analisti di Royal Bank of Scotland hanno messo in guardia i propri clienti spiegando che è in arrivo “un anno catastrofico”, con i listini che cadranno fino al 20% e il petrolio che scenderà fino a 16 dollari al barile. Per questo bisogna attrezzarsi per tempo: “Non si tratta di rendimento sul capitale investito, ma di rientro del proprio capitale. In una sala affollata, le uscite di emergenza sono strette”. Per questo bisogna attrezzarsi per tempo: “Non si tratta di rendimento sul capitale investito, ma di rientro del proprio capitale. In una sala affollata, le uscite di emergenza sono strette”.
Parole minacciose a cui ne sono seguite di altrettante – come spiega il Guardian (traduzione di Huffington Post) – da parte di Albert Edwards, analista di Société Générale. “La crisi finanziaria si sta risvegliando . Sarà grave come quella del 2009-2013, ed è destinata ad essere molto brutta”.
I primi segnali, spiega il Guardian, “sono già in corso, con i listini in caduta dall’inizio dell’anno e il petrolio che registra i nuovi minimi. In arrivo ci sarebbe una pesante ondata di deflazione dai Paesi emergenti e le banche centrali non sarebbero inconsapevoli dei pericoli in arrivo”. Ma può andare ancora peggio: “Le valute dei Paesi emergenti sono in caduta libera, il settore privato Usa sta per essere schiacciato dal rafforzamento del dollaro”. Secondo Edwards il biglietto verde è cresciuto tanto quanto lo Yen all’inizio degli anni ’90, dinamica che portò il Paese in deflazione causando problemi di solvibilità sulle banche”. E la crisi rischia di colpire duramente anche il nostro Continente: “Se l’economia tornerà in recessione sarà la fine per l’Eurozona”, ha avvertito Edwards.