Intesa Bce-Fed-Boe-Snb-Boj: iniezione di dollari nelle banche europee

Pubblicato il 15 Settembre 2011 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 15 SET – La Banca centrale europea interverrà insieme alla Federal Reserve americana, alla Bank of England, alla Banca nazionale svizzera e alla Banca del Giappone per fornire liquidità in dollari alle banche dell’area euro attraverso tre diverse operazioni.

“La Bce – si legge in una nota diffusa da Francoforte- ha deciso, in coordinamento con la Fed, La Boe, la Boj e la Snb di avviare tre di verse operazioni per fornire liquidità in dollari con prestiti a tre mesi fino alla fine dell’anno”. Le operazioni saranno condotte a tassi fissi e sulla base di aste che si terranno il 12 ottobre, il 9 novembre e il 7 dicembre.

“Le operazioni saranno condotte a tassi fissi e verranno attuate in aggiunta a quelle annunciate il 10 maggio”. La prima è prevista il 12 ottobre con scadenza il 5 gennaio, la seconda il 9 novembre con scadenza il 2 febbraio e la terza il 7 dicembre con maturity il 1° marzo.

Le cause. Per le banche dell’eurozona diventava sempre più problematica la provvista in dollari sul mercato interbancario dove la crisi del debito sovrano si ripercuote sul profilo di credito degli istituti di credito.  L’iniezione di liquidità consente di mantenere i tassi di interesse sempre molto bassi e di rendere il dollaro ancora più debole rispetto all’euro e al renmimbi cinese – fatto che faciliterà le esportazioni dagli USA e renderà più difficili quelle europee.

La decisione segue tra l’altro la nuova impennata dei prestiti d’emergenza della Bce alle banche dell’eurozona. Mercoledì Francoforte ha prestato 4,3 miliardi di euro con scadenza overnight al tasso del 2,25%, in deciso aumento dai 399 milioni di martedì. Si tratta dell’ammontare più alto dallo scorso 10 agosto, quando i prestiti d’emergenza erano stati pari a 4 miliardi di euro. Tornano a salire anche i depositi della banche commerciali presso la Bce da 75,5 miliardi a 87 miliardi. Sia l’aumento dei prestiti d’emergenza sia quello dei depositi sono sintomi di tensioni sul fronte della liquidità bancaria e sul profilo del merito di credito delle banche.

Iniziative simili si erano viste nel 2008, dopo il precipitare della situazione innescato dal crack di Lehman Brothers.

La reazione dei mercati. I mercati hanno apprezzato la mossa, con piazza Affari in rialzo, mentre l’euro è tornato sopra quota 1,39 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,3880 dollari, dopo aver raggiunto un massimo di 1,3936 dollari. All’annuncio dell’intervento congiunto anche lo spread tra btp italiani e bund tedeschi è sceso sotto quota 360.

Riguardo i rischi di instabilità finanziaria ha parlato il direttore generale del Fondo Monetario internazionale, Christine Lagarde: “L’economia globale sta entrando in una pericolosa nuova fase di crisi”. E ha aggiunto che “le economie occidentali sono in un circolo vizioso e occorre fare fronte comune per evitare il rischio di una recessione negli Stati Uniti e in Europa”.