FRANCOFORTE – Contro la crisi che non accenna a fermarsi la Banca centrale europea prova uno degli antidoti possibili e taglia il costo del denaro, concedendolo quasi gratis alle banche: l’istituto di Francoforte ha infatti deciso il taglio del tasso di riferimento (cioè quello che le banche pagano alla Bce per i prestiti) dallo 0,15% allo 0,05%. Taglio anche per il tasso sui depositi (ovvero quello che la Bce paga alle banche perché custodiscano la sua liquidità) che passa da -0,1% a -0,2, come previsto da Jp Morgan, e per quello marginale che passa allo 0,3%. In questo modo alle banche costerà di più tenere bloccati i soldi, e così Mario Draghi spera che li metteranno in circolo.
Grazie alla mossa di Francoforte l‘euro è sceso ai minimi dal luglio 2013, scivolando a 1,3038 sul dollaro.
Festeggiano anche le Borse europee, tutte positive dopo la decisione della Bce di tagliare i tassi. Milano accelera e l’indice Ftse Mib guadagna l’1,4% a 21.126 punti, davanti a Parigi e Madrid (+0,5%) e Francoforte (+0,1%), mentre Londra sale dello 0,3%. I listini avevano già reagito alla decisione della Bank of England di lasciare i tassi invariati.
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