Crisi, dal rollover al fondo Esm: le parole chiave del piano salva Grecia

ROMA, 21 LUG – Ecco in sintesi, le parole chiave del nuovo piano di salvataggio della Grecia studiato dai leader dell'eurozona.

– ROLLOVER: implica il coinvolgimento di banche e altri creditori privati attraverso il riscadenzamento, su base volontaria, delle obbligazioni in scadenza. Secondo le agenzie di rating, allungare le scadenze significa dare per scontato il mancato rispetto dei pagamenti e quindi equivale a un default. – DEBT SWAP: prevede di sostituire subito tutte le obbligazioni e non solo quelle in scadenza, con altri titoli a piu' lunga scadenza.

– BUYBACK TITOLI DI STATO: e' il riacquisto dei titoli di Stato da parte del Paese che li ha emessi, in questo caso la Grecia, sul mercato secondario. Tra le ipotesi circolate, c'e' la possibilita' che sia il Fondo europeo Efsf ad acquistare direttamente titoli pubblici ellenici sul mercato secondario, oppure che l'Efsf conceda prestiti ad Atene ad un tasso agevolato da utilizzare per il buyback.

– DEFAULT SELETTIVO: e' la ristrutturazione di una parte, ma non tutto, il debito emesso da un Paese e comporta perdite per i detentori delle obbligazioni oggetto della ristrutturazione. In sostanza, il Paese emittente non rispetta i rimborsi di un'obbligazione che giunge a scadenza, ma a differenza del default generale, e' limitato solo a certi titoli e non si protrae nel tempo.

– FONDO EFSF: e' il fondo europeo salva-Stati European Financial Stability Facility, a carattere temporaneo, creato nel maggio del 2010 per il primo salvataggio della Grecia. La sua dotazione iniziale effettiva era di 225 miliardi, ampliata poi a 440 miliardi. L'Efsf, con sede a Lussemburgo, e' finora intervenuto nelle operazioni di salvataggio messe in campo da Unione europea e Fondo monetario internazionale per Grecia, Irlanda e Portogallo.

– FONDO ESM: e' il nuovo fondo salva stati permanente dell'Eurozona, l'European Stability Mechanism. L'Esm sara' operativo a partire dal primo luglio 2013 e sara' dotato di una capacita' finanziaria effettiva di 500 miliardi di euro.

– SPREAD: e' il differenziale di rendimento dei titoli di Stato decennali con il Bund tedesco equivalente ed e' il termometro del rischio Paese percepito dal mercato.

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