Crisi: dieci anni di alti e bassi per la moneta unica europea

La sede della Bce a Francoforte sul Meno

Sono passati oltre 10 anni dal debutto dell’euro sui mercati internazionali.Il primo gennaio 1999, quando non era ancora fisicamente in circolazione, la moneta unica europea era scambiata a 1,1667 dollari. Un valore presto abbandonato con una rapida discesa, che nel giro di poco meno di due anni, portò l’euro al suo minimo storico contro la divisa statunitense: 82,30 centesimi.

Da quel 2001 la risalita è stata lenta e in qualche momento incerta, anche se sostanzialmente costante, fino al 2008, grazie soprattutto alla differenza tra i tassi di interesse applicati negli Stati Uniti e nel vecchio continente.

L’arrivo della crisi finanziaria prima ed economica poi dagli Usa all’Europa ha successivamente condizionato la politica monetaria della Bce, innescando una serie di ribassi, culminati, in coincidenza con la débacle greca e il timore del contagio agli altri Paesi mediterranei, nei recenti record negativi nei confronti di dollaro e yen.

1 gennaio 1999: al suo debutto l’euro vale 1,1667 dollari.

4 gennaio 1999: primo giorno di scambi sui mercati, sale subito a 1,1885.

2 dicembre 1999: per la prima volta in parità con la divisa americana, 1 euro vale 1 dollaro.

27 gennaio 2000: scende sotto la parità.

26 ottobre 2000: crolla al minimo storico di 82,30 cents.

11 settembre 2001: gli attacchi alle Twin Towers portano l’euro sull’altalena tra 0,86 e 0,91 dollari.

1 gennaio 2002: è il primo giorno di circolazione effettiva della moneta unica, che l’indomani sale a 90 centesimi.

15 luglio 2002: dopo 29 mesi torna in parità col dollaro, influenzato negativamente dagli scandali Enron e Worldcom, e sale fino a 1,0023.

19 maggio 2003: va oltre la quotazione della nascita salendo a 1,17 dollari dopo che il segretario al Tesoro Usa Snow sembra favorire una politica del dollaro debole.

28 novembre 2003: supera quota 1,20 dollari con l’acuirsi del rischio terrorismo.

30 dicembre 2004: Washington sta alla finestra e l’euro tocca il record resistito per quasi tre anni, a 1,3666 dollari.

8 luglio 2005: al termine di una lunga serie di ribassi anche dovuti alla bocciatura del progetto di Costituzione europea tocca i minimi da 13 mesi a 1,1898.

8 settembre 2005: gli uragani che devastano gli Usa spingono la moneta unica europea, che sale a 1,24 dollari.

7 novembre 2005: precipita di nuovo a 1,1776 con la guerriglia urbana nelle periferie di Parigi.

12 maggio 2006: al termine di una corsa durata per tutta la primavera l’euro si ferma a un passo da 1,30 dollari.

10 luglio 2007: tocca il nuovo record superando quota 1,37 dollari e, due giorni dopo, sfonda gli 1,38.

20 settembre 2007: la crisi dei mutui subprime si fa sentire, la Fed taglia i tassi facendo precipitare il dollaro e l’euro supera per la prima volta nella sua storia quota 1,40 dollari.

30 gennaio 2008: altro taglio di mezzo punto da parte della Fed e la moneta unica si avvicina a 1,49 dollari.

27 febbraio 2008: l’euro sfonda quota 1,50 sul timore che la Federal Reserve prosegua nella politica di taglio dei tassi.

13 marzo 2008: continua sempre più rapida la corsa dell’euro: tocca quota 1,56 contro il dollaro per la crisi del credito e il rischio liquidazione del fondo Carlyle Capital.

22 aprile 2008: l’euro raggiunge quota 1,6019, record storico sul dollaro, dopo che il governatore della Banca di Francia, Christian Noyer, ha ipotizzato un aumento dei tassi europei.

8 luglio 2008: il presidente della Fed, Ben Bernanke, annuncia la possibile estensione fino al 2009 della linea di credito per le istituzioni finanziarie messe in difficoltà dal ‘credit crunch’ e l’euro rallenta a 1,565 dollari.

11 luglio 2008: riprende la corsa dell’euro verso quota 1,60 dollari per la crisi di Freddie Mac e Fannie Mae.

15 luglio 2008: nuovo record storico a 1,6038 dollari.

3 ottobre 2008: dopo raffiche di ribassi l’euro scivola a 1,37 dollari penalizzato dall’ammissione della Bce, che dopo 14 mesi di crisi senza sosta dei mercati finanziari, riconosce che la situazione è drammatica.

5 marzo 2009: l’euro scende ancora nei confronti del dollaro, toccando un minimo di 1,2542. Il mercato si attende un taglio dei tassi da parte della Bce.

1 dicembre 2009: le notizie circa le finanze a rischio di Dubai spingono l’euro a 1,5091 dollari.

19 aprile 2010: giornata pesante per l’euro che scende sotto quota 1,35 dollari per effetto dei primi segnali della crisi greca e soprattutto del caso Goldman Sachs.

28 aprile 2010: il cambio con il dollaro segna 1,3132 i minimi da un anno. Inizia una discesa inesorabile che vede in pochi giorni la moneta unica crollare a picco nei confronti del dollaro.

4 maggio 2010: l’euro abbandona quota 1,30, scendendo nel giro di due giorni a 1,26 contro il dollaro.

18 maggio: la moneta unica crolla sotto 1,22 dollari a 1,2162.

25 maggio: questa volta è rispetto allo yen che l’euro perde terreno: a Tokyo, la valuta unica precipita per la prima volta sotto quota 110 dal novembre 2001 a 108,87.

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